Sono arrivati i risultati dei prelievi relativi al 9 luglio, ripresi da JonicaTV, le cui immagini saranno pubblicate appena possibile. I tre campioni provengono da: via Tagliamento ( campione A), via Don G. Puglisi ( B ) e via Fellini ( C ).
Le analisi sotto allegate ( rapporti non definitivi con annessa tabella excel di riepilogo ), evidenziano:
- tenori di trialometani oscillanti tra i 6 ed i 21,8 mcg/l, quindi sotto la soglia di 30 mcg/l;
- nel solo campione di via Puglisi rilevato in tracce il dicloropropano a 0,0108 mcg/l, un solvente industriale ( alogenato cancerogeno certo del primo gruppo ) che può avere svariati effetti sanitari noti ed altri ancora non definiti ( tale solvente, come decine di altri, non compare mai nelle analisi dei vari enti pubblici – ndr );
- presenza fissa in tutti i campioni è il triclorometano ( componente dei trialometani ) composto alifatico clorurato cancerogeno che oscilla tra i 2,79 mcg/l ed i 3,15;
- nel campione di via Fellini compaiono anche tracce oltre il limite di determinazione per il dibromometano, mentre in via Tagliamento tale composto alogenato cancerogeno ( classificato dalla IARC come probabile cancerogeno, gruppo 2A, accertato genotossico per il DNA con prove in vitro, accertato cancerogeno sugli animali ) arriva a 0,031 mcg/l. Questa sostanza, che non fa parte dei trialometani, ha anch’essa una tossicità parzialmente nota ( mai riscontrata la ricerca di questo solvente nelle analisi degli enti pubblici da noi visionate in questi anni );
- abbiamo ricercato oltre 60 parametri, dei quali decine mai ricercati in questi anni dalle autorità pubbliche lucane, e soprattutto solventi e composti organici che in due casi hanno dato inaspettatamente esito positivo, forse per la prima volta ufficialmente determinate in utenze domestiche lucane.
Anche se i trialometani sono sotto soglia qualcuno deve spiegare ai cittadini cosa ci fanno, anche solo in tracce, due solventi/composti alogenati cancerogeni privi di un limite di legge specifico, nell’acqua potabile, da dove vengono, perchè la loro presenza non è uniforme nei campioni e se sono da ricondursi a sottoprodotti della disinfezione, magari non ottimale, o se provengono da altre fonti ( in queste analisi abbiamo ricercato diversi sottoprodotti – DBP della disinfezione con cloro mai rientranti nelle analisi ufficiali, come proposto da tempo al sindaco di Policoro il quale non ha mai svolto una sola analisi tra quelle direttamente da noi proposte ). Ignoto è anche l’effetto sinergico tra tutti questi composti tossici, o cancerogeni, anche se in piccolissime dosi, a fronte di lunghe e diversificate esposizioni anche su target diversi e/o con debolezze specifiche. Le autorità pubbliche devono ricercare, come legge impone, anche le sostanze esterne al dlgs31/2001, ed allargare il ventaglio ad intere categorie ad oggi completamente ignorate. Anche nella prossima campagna di prelievi chiederemo alle autorità di campionare in contraddittorio. Questi prelievi del 9 sono stati gli unici ad essere annunciati alle autorità con tre giorni d’anticipo rispetto alla data di campionamento, perchè volevamo prelievi incrociati, coincidenza: il preavviso ha coinciso con l’unica negatività normativa fino ad oggi riscontrata per i trialometani, da sempre positivi oltre soglia di legge nelle nostre analisi, ma sicuramente è solo una coincidenza. Intanto da Policoro alcuni cittadini ci confermano che rispetto agli anni passati, la pressione dell’acqua potabile sarebbe aumentata in queste settimane, contemporaneamente all’abbassamento della temperatura della stessa: che stiano aggirando il problema trialometani aumentando pressione e ricircolo/diluizione nella rete potabile? Urge stabilire un limite di riferimento per il dicloropropano ed il dibromometano, capirne l’origine ed analizzarli puntualmente, aumentare i controlli sugli invasi e soprattutto investire su sistemi brevettati di determinazione in continuo dei trialometani e di altri composti, perchè la tecnologia esiste ma manca sempre e solo la volontà politica.