L’Istituto Superiore di Sanità continua a fare studi a metà.

Si intitola:”Valutazione dello stato di salute delle popolazioni residenti nei Comuni già sedi di impianti nucleari – conferenza Stato-Città”, elaborato dall’Istituto Superiore di Sanità al fine di raccogliere dati sanitari sull’impatto epidemiologico anche nell’area del Comune di Rotondella, ove ricade l’Itrec di Trisaia. Pubblicato on-line nel 2015 è stato quasi ignorato, nelle sua analisi, dalla “stampa tipografica”lucana: carico di notizie esplicite e problemi implicitamente sottaciuti, alla sua redazione non ha partecipato alcun tecnico lucano, insomma il solito studio a matrice laziale.

Rotondella rientra nel ristretto club di 4 comuni italiani, ove l’ISS ha registrato un eccesso di mortalità per patologie tumorali con evidenza sufficiente o limitata di associazione con le radiazioni ionizzanti. Salvo i casi in cui singole diagnosi hanno rappresentato un aumento percentuale notevole ( ove si è passati da zero casi a 1/2 casi ), l’ISS scrive che:” nel Comune di Rotondella la mortalità per i tumori della tiroide e della vescica è in eccesso nel decennio 1980–1989; il tumore del fegato ha fatto registrare un eccesso di mortalità nella seconda e terza decade, nonché nel periodo complessivo dei 30 anni analizzati.”

Da notare che lo studio parte con un handicap, ossia l’esiguità numerica della popolazione studiata ma nonostante ciò lo studio è partito nonostante fosse stato più logico estendere l’indagine ai comuni direttamente confinanti con gli impianti, infatti in Basilicata è stata studiata solo Rotondella, quindi un campione di 2743 abitanti, ai quali è stato applicato il metodo d’indagine Sentieri: si è partiti dal database Istat del 1980 proseguendo fino al 2008, e suddividendo i dati su tre decadi: 1980-89;1990-99 e 2000-08.

Nella decade 1980-89, nonostante un indice SMR ( RAPPORTO standardizzato di mortalità ) di circa 100, a Rotondella per le malattie dell’apparato genito-urinario di raggiunge il fattore di 214, oltre il doppio. Andamenti simili si registrano nella decade successiva per le malattie dell’apparato digerente così come nella decade 2000-08.

Il valore nettamente più anomalo, per incidenza e mortalità è quello della tiroide che raggiunge un SMR di 578: oltre cinque volte l’indice statistico medio atteso, con una minima mortalità riscontrata a fronte di un’esplosione di diagnosi. Nel  ventennio 1990-2008 aumenta nettamente anche l’incidenza e la mortalità dei tumori primitivi del fegato e dei dotti biliari. Entrambe le categorie oncologiche ( tiroide e fegato-via biliari vengono ricondotte sufficientemente o limitatamente agli effetti delle radiazioni ionizzanti.

Per fortuna lo studio non registra anomalie per la fascia d’età 0-14 anni, ma liquida la fascia pediatrica con pochi righi. Nella classe d’età 0–14 anni si osserva un eccesso di mortalità per tutte le cause nella seconda e terza decade, ma non significativo.

Spalmando il dato su tutte le cause di mortalità il Comune di Rotondella è leggermente al di sopra delle media, secondo l’ISS, ma restringendo gli ambiti clinici presi singolarmente abbiamo +75% per le malattie dell’apparato digerente, per le malattie dell’apparato genitourinario nella prima decade +114%, nonché un difetto di mortalità per le malattie dell’apparato respiratorio nella prima decade (–40%, su 16 casi osservati). Dall’analisi aggregata sull’intero periodo 1980–2008 si osserva ancora un eccesso di mortalità per le malattie dell’apparato digerente (+31%).

Si sono osservati due eccessi rispetto alla mortalità attesa, di cui uno per tumori della tiroide nella prima decade (+478%, su 2 casi osservati) ed uno per tumore della vescica nella prima decade (+152%, su 6 casi osservati) Sull’intero periodo 1980–2008 non si osservano eccessi di mortalità.

Come per altri comuni, va evidenziato che a causa della limitata popolazione comunale, i casi attesi per specifiche patologie sono piccoli e gli intervalli di confidenza (?)sono di conseguenza piuttosto ampi.

Si osserva un eccesso rispetto alla mortalità attesa solo per il tumore primitivo del fegato e dei dotti biliari intraepatici nella seconda (+150%, su 8 casi osservati) e nella terza decade (+156%, su 10 casi osservati), ma va ribadito che si tratta di pochi casi attesi, e quindi gli intervalli di confidenza sono piuttosto ampi. Per la stessa patologia, l’eccesso di mortalità è ancora presente sull’intero periodo 1980–2008 (+110%).

Si riscontra un totale di 17 decessi nell’insieme delle tre decadi, di cui 2 per le specifiche patologie riportate in tabella. Anche analizzando i dati sull’intero periodo 1980–2008 non si osservano eccessi di mortalità

Riassumendo, nel Comune di Rotondella la mortalità per le malattie dell’apparato digerente è risultata in eccesso, rispetto alla mortalità media della popolazione regionale. Tra le patologie con evidenza sufficiente di associazione con l’esposizione a radiazioni ionizzanti, è risultato un eccesso di mortalità per il tumore della tiroide (basato su 2 casi) nel periodo 1980–1989; nello stesso periodo anche la mortalità per tumore della vescica è risultata in eccesso. Tra le patologie con evidenza limitata, il tumore del fegato è in eccesso nella seconda e terza decade, nonché nell’analisi sull’intero trentennio 1980–2008. Da tener presente la bassa numerosità della popolazione residente in questo comune, che può aver inficiato la precisione delle stime.

Pur essendoci nello studio un prospetto delle malattie del sangue, manca la registrazione dei vari disturbi tiroidei non tumorali. Da sottolineare che i dati non sono georeferenziati, localizzazione che avrebbe potuto farci capire se ed in quale porzioni del territorio comunale vi fosse una concentrazione di casi oncologici. Da notare che pare proprio in una zona di Rotondella a ridosso dell’Itrec ( contrada Santa Laura ) avrebbe registrato in circa due decenni almeno due casi di una rara forma tumorale celebrale, curata fuori regione, all’interno della medesima famiglia: casi apparentemente non riportati nell’indagine dell’ISS.

Abbiamo inviato richiesta di estensione dello studio ai Comuni di Nova Siri, Tursi e Policoro, ossia quelli immediatamente confinanti a Rotondella con il fine di svolgere studi radiotossicologici accurati che spieghino nessi e responsabilità eventuali.

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.