di Giorgio Santoriello ed Andrea Spartaco
Nel mese di maggio abbiamo ripetuto le analisi in agro di San Mauro Forte, visto che una delle nostre più attive sentinelle, Ciccio Salerno, sanmaurese DOC, continua a perlustrare il territorio. Da maggio le acque rosse sono presenti in una nuova zona, mai censita sino ad oggi, sempre nei pressi della Cavonica però distante circa 3 km dai rilievi/prelievi del 2017.
Le anomalie sono sempre le stesse, sia visivamente che analiticamente. I laboratori che in contraddittorio hanno analizzato acque ed i sedimenti hanno rilevato nelle acque:
- alluminio a 1,69 mg/l (il limite sarebbe da calcolare in microgrammi, mille volte più piccoli, quindi saremmo a 1690 mcg/l con un limite a 200, oltre sei volte la soglia);
- bario a 1,73 mg/l, convertiti siamo a 1730 mg, un valore mai riscontrato di bario neanche in Val d’Agri;
- ferro a 34360 mcg/l, con un limite ipotetico di 200, quindi oltre 170 volte la soglia di legge;
- manganese a 230 mcg/l, limite a 50;
- silicio 8 mg/l;
- tallio a 410 mcg/l, metallo altamente tossico con un limite molto basso a 2 mcg/l, quindi oltre duecento volte la soglia di legge.
Nei sedimenti:
- arsenico a 11,6 mg/kg soglia a 20;
- alluminio a 13570 mg/kg (nelle argille l’alluminio può essere naturalmente abbondante tuttavia occorre un’analisi qualitativa di questo alluminio raffrontata ad un fondo naturale. Arpab non ha mai svolto nè un fondo naturale della zona, nè analisi qualitative);
- ferro a 8750 mg/kg (discorso analogo all’alluminio);
- tenori non trascurabili di nichel, cromo totale, rame, piombo, vanadio e zinco;
- Nessuna traccia di idrocarburi.
Se dovessimo realizzare una mappa degli affioramenti censiti andremmo da Marconia (fosso la Noce) a Ferrandina, lato Basento e poi lato Cavone da Tinchi risalendo lungo il Salandrella fino a San Mauro. Attenzione perchè queste analisi derivano da un corpo idrico diverso rispetto al Salandrella ma che ricade nel medesimo reticolo idrografico, quindi una vasta porzione del territorio presenta da anni questi fenomeni e mancano spiegazioni ufficiali sull’origine e la persistenza degli stessi. La magistratura non dà risposte ai nostri esposti in merito, zero spiegazioni da Arpab come dalla politica, intanto spunta pure il tallio.
Continueremo a monitorare il fenomeno, denunciare le omissioni e soprattutto parlarne, nella speranza che entro la fine dell’estate 2020 riusciremo con la cittadinanza di San Mauro Forte ad organizzare un pubblico evento dedicato al fenomeno. Nella galleria delle immagini trovate le fatture ed un estratto dei due rapporti di prova. Chi volesse darci una mano a recuperare i costi della analisi trova qui tutti i riferimenti: https://covacontro.org/aiutaci/
PS: campione non filtrato in campo a 0.45 micron, consegnato tal quale in laboratorio.