Gli scienziati del PD dovrebbero prevenire ciò che i loro compagni di partito causano? Il caso dell’X-Life di Matera e del candidato sindaco di Montescaglioso.
Si chiama X-Life, è un progetto congiunto tra: ASM, San Carlo ed Agrobios (quindi oggi Arpab) partito nel 2004, per ricercare tecnologie avanzate nella diagnosi molecolare, al fine di raggiungere su base regionale utili risultati sia per la rete oncologica regionale che per il centro trapianti.
Nella delibera Arpab n.125 del 26 giugno 2014 si tessono le lodi circa la validità scientifica delle pubblicazioni raggiunte dai membri dell’X-Life, di assoluto livello ed utilità. Così nel 2013 il responsabile del progetto X-Life, Rosa Anna Cifarelli, segretario del PD di Montescaglioso dal 2010, con simpatie per Lotta Continua e candidato sindaco in quota PD per l’attuale tornata elettorale, firmò un protocollo d’intesa con l’ospedale “Annunziata” di Cosenza ed esattamente con l’unità di “Nefrologia, dialisi e trapianti”.
La microstoria di un progetto utile a pochi ed ignoto a molti. I progetti candidati dall’X-Life stando alla delibera Arpab? “L’essenza di Bergamotto e malattia policistica renale, una nuova strategia terapeutica” – “studio degli effetti dell’olio extravergine di oliva nei pazienti sottoposti a dialisi peritoneale”. Nel 2014 l’Asm approva ( questi due progetti fantomatici e vitali per tutti noi – ndr ) definendoli di “interesse strategico”. La Cifarelli viene nominata RUP del procedimento. L’Arpab stanza così 12mila euro iva inclusa per i due progetti avveneristici che avrebbero proiettato la Basilicata verso il Nobel, mentre gli altri enti con 20mila euro avrebbero quota-parte contribuito.
Già nel 2010 gli X-Men dell’X – Life ricevono un premio nazionale per aver identificato un gene la cui mutazione è legata al tumore del colon retto, nel 2011 invece X-life raggiunge nuovi traguardi internazionali sul fronte delle leucemie. Il progetto Xlife partito nel 2004 per diagnosticare con tecnologie avanzate i tumori ha da sempre come responsabile la Dott.sa Rosa Anna Cifarelli. Come sia entrata in Agrobios è un mistero perchè il suo cv non compare nè sul sito Asm nè su quello Arpab e sul portale “Researchgate” vi è la medesima informazione copiata più volte, ossia “Head of Genomic Unit” all’Agrobios dal 1994. Di tutte queste pubblicazioni di livello internazionale non vi è traccia alcuna sui siti istituzionali lucani, anzi l’X-life compare nell’albo pretorio Arpab quasi esclusivamente per il pagamento dei buoni pasto e per la fornitura di materiali, quindi solo costi per i lucani e minima trasparenza, alla faccia della scienza.
Il carrozzone X-LIFE nel carrozzone Arpab: PD, azienda sanitaria Matera ed Arpab cosa fanno insieme nell’ospedale Madonna delle Grazie? Praticamente la Cifarelli sembra una scienziata di regime, da sempre nella politica, negli anni 90 lavorava in una società di ricerca partecipata da ENI, ossia l’Agrobios, l’ente che ancora nasconde numerosi dati vitali per i lucani. Abbiamo in Basilicata: petrolio, discariche fuori-legge, inceneritori, centri di trattamento reflui, rifiuti radioattivi, inquinamento da fitofarmaci non censito ed invece di andare a studiare cosa succede nei tessuti degli abitanti di: Val Basento, Val d’Agri, Valle del Sauro o Melfese stanziamo soldi per studiare il bergamotto e l’olio extravergine per i nefropatici di Cosenza quando dovremmo studiare i lucani per i contaminanti che hanno nel corpo da decenni?!
Pubblicazioni e costi dell’X-Life mai chiaramente divulgati in 12 anni di attività, presenza di militanti politici attivi e con incarichi di partito che fanno anche ricerca, priorità di ricerca scelte arbitrariamente o dalla politica e questo sarebbe “interesse strategico”! Di pochi è certo. Con tutti i problemi che abbiamo in Basilicata i nostri “migliori ricercatori” giocano alla “cucina molecolare” con i soldi pubblici mentre i lucani devono autotassarsi per farsi analisi tossicologiche fuori regione? E nonostante tutto ciò il responsabile del progetto X-life, la Dott.sa Cifarelli, trova pure il tempo per fare attività politica con il PD? Con lo stesso partito che ha abolito trasparenza e prevenzione proprio nel settore di lavoro della Cifarelli? Segnaleremo il caso alle autorità competenti, perché della ricerca strabica e politicamente connivente ne abbiamo pieno il fegato più che i reni.
Quanto ci è costato in personale e fornitura di materiale il progetto X-life dal 2004 ad oggi? Quali concreti e chiari benefici ha portato alla salute dei lucani? E’ stato sottoposto ad audit? Come sono stati scelti componenti del progetto ed indirizzi di ricerca? Nel rapporto Arpab sulle attività 2011-13, il laboratorio X-life viene definito a carattere “ambientale e sanitario” e risulta avviato nel 2004 ma fino al 2009 non risultano di pubblico dominio alcun bilancio dettagliato sulle attività/risultati.
Con tutti gli agenti mutageni e cancerogeni rinvenuti in Basilicata da decenni, l’X-life non ha nulla da dire sui cianobatteri e microcistine del Pertusillo? Sugli idrocarburi ed i metalli pesanti presenti nei Sin? Sul mercurio rinvenuto dall’Enea nella flora selvatica in Val Basento? Sugli inquinanti rinvenuti da Agrobios in decine di alimenti derivanti dalle aree petrolizzate? No…..perchè c’è la campagna elettorale a Montescaglioso.
Cova Contro si attiverà in ogni modo per far luce sulla storia nebbiosa di questo progetto X-Life che va ad aggiungersi al: Crob, all’OER, all’Iss, ai dipartimenti di prevenzione primaria ed igiene delle ex-Usl, alla Fondazione Biomedica, all’Ordine dei Medici; insomma paghiamo decine di milioni di euro per una selva di enti e progetti che dovrebbero tutelarci dall’ingresso degli inquinanti nella nostra catena alimentare e nei nostri organismi ed invece siamo sempre in una fase d’avvio.
Perchè la Dott.sa Rosa Anna Cifarelli studia le caratteristiche del cancro colon-rettale nelle famiglie ucraine e non in quelle lucane? Forse il PD non vuole perchè c’è da sbloccare l’Italia con il “colon” dei lucani, quindi meglio studiare il bergamotto.