La segnalazione, foto e video inclusi, ci è giunta da Scanzano quattro giorni fa: ” abbiamo notato acqua scura, nera e verdastra e cattivo odore“.

Riceviamo e pubblichiamo, perchè l’informazione libera ed utile dovrebbe fare questo: dare voce a chi non ha paura di parlare e denunciare.

Ciao Giorgio,

sono arrivata in spiaggia (spiaggia che frequento da quando ero piccola) con la mia amica intorno alle 14; dopo il primo bagno, ci siamo sedute sul bagnasciuga, e poco dopo la mia amica ha notato l’aumento di corrente, da quello che tutti credevamo un fiumiciattolo, e una macchia nera. Ci siamo avvicinate allo sbocco col mare, e abbiamo notato acqua scura, nera e verdastra e cattivo odore. Insieme a noi si sono avvicinati altri bagnanti, e preoccupati, abbiamo deciso di chiamare i Carabinieri; dopo lunghe attese al telefono, passaggi di chiamate da un reparto ad un altro, ci hanno invitati ad andare a denunciare l’accaduto in caserma (alquanto inutile!). Non contenti, abbiamo chiamato la Guardia Costiera e la Capitaneria di Porto, e anche questi, dopo lunghe attese al telefono, “difficoltà di comunicazione” (non sapevano dove si trovasse Scanzano), finalmente hanno detto che avrebbero mandato qualcuno a controllare. Dopo quasi un’ora è arrivato un uomo della Guardia Costiera, che non ha fatto nemmeno una domanda sull’accaduto, e dopo varie telefonate, è stato raggiunto da un collega, col quale hanno fatto un prelievo dal suddetto fiumiciattolo. Naturalmente loro hanno messo i guanti, che con una solo goccia di quell’acqua sono diventati di colore giallo/marroncino. Li abbiamo invitati ad imporre il divieto di balneazione viste le condizioni delle acque e il male odore, ma “non era loro competenza, la responsabilità è del sindaco”, e nel frattempo, centinaia di bagnanti, tra cui tantissimi bambini, stavano continuando a fare il bagno nelle spiaggie adiacenti. Così,è andata la mia amica di persona a chiedere al bagnino di fare uscire i bambini dall’acqua, ma niente, non poteva di certo andare contro l’interesse del lido!

Il fatto per loro è finito lì, avrebbero mandato il campione in laboratorio e atteso i risultati delle analisi, e nel frattempo migliaia di turisti e gente del luogo hanno continuato a fare il bagno in quelle acque (il mare è aperto, le acque dopo un paio d’ore sembravano ripulite, ma noi che sapevamo quanto accaduto, notavamo la macchia verdastra e nera che ancora c’era). La stessa sera un giornale locale ha pubblicato un articolo con su scritto che si trattava di materiale vegetale di colore nero (poi vorrei tanto mi spiegassero di che tipo di vegetale si trattava) sminuendo di gran lunga la gravità della cosa. ( il giornale sarebbe TRM – ndr )
Ti scrivo perchè voglio denunciare l’accaduto, vogliamo che almeno qualcuno si interessi a scoprire chi è il responsabile di tale scempio. Ci lamentiamo tanto delle malattie che nell’ultimo secolo stanno colpendo la nostra   terra, ma nessuno davvero si interessa a fare qualcosa. E’ la mia terra, la terra di tutti quei bagnanti che quella domenica, preoccupati, speravano nell’intervento di chi ha il potere e il dovere di salvaguardare la nostra fantastica terra.
Ho inviato una mail anche a Striscia la Notizia e Le Iene, vorrei tanto che la Basilicata alzasse la voce contro gli stronzi (scusa il termine) che ci stanno uccidendo.
Grazie mille
Concetta”.
Le istituzioni non riescono a tutelare i cittadini, la legge non coincide col concetto di giustizia ed il diritto alla salute se ne va a quel paese, intanto per il “ministruccio” Alfano i potenziali sovversivi sono gli ambientalisti, mentre la stampa locale un giorno cerca lo scoop e l’altro sposa la linea del potere, parlando di “psicosi” e “bufale” riguardo la non balneabilità delle coste lucane, ma senza fornire concreti esempi in tal senso. Abbiamo anche noi girato immagini e video a chi di competenza, perchè prima o poi la nottata dovrà pur finire e a pagare dovranno essere anche i finti controllori: per questo chiederemo anche alla Guardia Costiera di visionare gli esiti dei campionamenti effettuati negli ultimi anni nel Metapontino.
P.S.: vi alleghiamo anche un video prontamente tolto da facebook lo scorso anno ( a girarlo pare sia stato proprio un carabieniere lucano, in pensione, che poco dopo ha cancellato il video dal social network ): la zona dovrebbe essere tra Nova Siri e Rotondella Marina, e nonostante la qualità dell’immagine la grandezza della chiazza in mare è ben visibile. Tutto il materiale restante è di Concetta Alma Imperatore.

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.