ENI invita tutti: dai politici agli ordini professionali, dalle scuole all’UNIBAS, eppure non invita noi di Cova Contro. Adesso tocca all’ordine degli architetti, che da difensori anche del paesaggio ( quest’ultimo non ha ancora un piano di tutela regionale – ndr ) dovrebbero andare a contemplare le forme del COVA.

Eticamente come è giustificabile il tutto? Chi andrà, cosa dirà? C’è qualcuno nell’ordine che è indignato della cosa? Forse Eni cerca nuovi aspiranti consulenti nell’ordine? Architetti o medici, ingegneri o chimici, agronomi o geologi, sono tutti in ordine, anzi tutti in riga quando il potere chiama e… boia chi parla!