I due prelievi svolti il 3 maggio c.a. rilevano che:
- in via Tirreno l’esaclorobutadiene, mutageno e teratogeno, è a 6 mcg/l; il triclorobenzene a 10,8 mcg/l e gli idrocarburi pesanti a 212 mcg/l, quest’ultima valore da noi mai rilevato in acque potabili ma solo nel Pertusillo durante la perdita di petrolio del 2017;
- in via Anzio l’esaclorobutadiene è a 0,20 mcg/l, il triclorobenzene a 0,32. Negativi gli idrocarburi.
Denunciamo da novembre 2021 delle anomalie che partono dalla diga del Camastra e giungono ai rubinetti da essa alimentati. Dopo i soliti iniziali dubbi, indifferenze finanche delegittimazioni verso i nostri alert, qualcosa è cambiato: gli enti regionali hanno accettato per la prima volta un prelievo incrociato, ed il campione di via Anzio è stato analizzato sì presso un nostro laboratorio di fiducia ma prelevato da personale Arpab-AQL, alla presenza di nostri iscritti. Intanto usciva, senza data di pubblicazione, un report di ARPAB che confermava il peggioramento della qualità delle acque di due invasi, tra cui la Camastra, poi esperti istituzionali hanno anche iniziato a rilasciare strane dichiarazioni sulla stampa locale:

Per raccomandazioni, osservazioni e proposte rimandiamo ai numerosi articoli precedenti. I due solventi restano una presenza fissa da ottobre 2021: sempre presenti insieme dalla diga del Camastra ai rubinetti, gli idrocarburi invece sono intermittenti. Non ancora noto lo schema idrico di approvvigionamento, l’eventuale mescolamento e non conoscendo l’origine della contaminazione difficile valutare la cinetica dei contaminanti medesimi, la loro degradazione, interferenza o latenza nelle condotte stesse. Ci preoccupano diversi aspetti di questo trend costantemente positivo:
1 – le istituzioni locali non ci risulta abbiano fatto nulla di quanto previsto dal DM del 14 giugno 2017, ovvero estendere analisi del rischio e controlli a contaminanti emergenti o specifici, addirittura quelli da noi ricercati rientrano nel panel dei classici controlli previsti per legge sulle acque sotterranee quindi nulla di trascendentale ma a breve svolgeremo un’analisi specifica solo per un gruppo di contaminanti di nuova generazione;
2 – le famiglie che ci hanno contattato in diversi casi hanno avuto seri problemi di salute al loro interno;
3 – temiamo che questi contaminanti siano presenti da molto tempo prima delle nostre analisi;
4 – se le acque della Camastra non sono più di categoria A2, quindi A3, come scritto da Arpab, allora come fanno a potabilizzarle impianti tarati sulla A2?
Siamo a disposizione delle Autorità oltre che della cittadinanza, per affrontare la vicenda e risolverla. Non possiamo allegare nè referti, nè fatture, per evitare pressioni certe al nostro laboratorio di fiducia. Intanto gli enti pubblici non ci hanno ancora fornito i certificati di analisi, rilasciando ASP un breve parere di conformità dell’acqua, senza citare neanche tutti i dettami legislativi di riferimento a sostegno di questo parere. AQL non ha voluto riprese durante i prelievi, chiedevano una autorizzazione specifica. Intanto ASP ed Arpab stanno facendo scaricabarile tra loro su chi deve inviare al cittadino segnalante i certificati di analisi.