Siamo abituati in Basilicata a vedere tanti medici che occupano ed hanno occupato ruoli politici di rilievo, hanno autorizzato di tutto in questi anni nonostante dovessero avere una spiccata sensibilità sulla tutela della salute pubblica. Due giorni fa l’ultima anomalia nella rete di canali di Metaponto, foto circolata sui social e sotto riportata:

Il sindaco uscente di Bernalda sembra abile nel copiare il pensiero altrui,come ripreso dal video di JonicaTV ma pecca nel copiare le buone idee proposte da Cova Contro negli ultimi 5 anni. Cosa poteva fare il sindaco che non ha fatto (idem l’opposizione che ha taciuto su questi problemi):
- analizzare le falde al confine con Pisticci, Val Basento, per confermare la tenuta delle barriere idrauliche del SIN, atte a bloccare l’inquinamento di falda a monte, capire se abbiano o meno svolto il loro lavoro;
- analisi ecologica del Basento, ricerca della radioattività nei sedimenti fluviali, nella flora/fauna fluviale, idem per la fascia costiera sotto foce;
- il mistero della sabbia nera non ha avuto ancora spiegazione ufficiale sull’origine, sono passati quasi 6 anni, di caratterizzazioni e conferenze nessuna info (alla sezione comunale – INFORMAZIONI AMBIENTALI NON UN DATO SU CONTAMINAZIONE COSTIERA, VERBALI DI CONFERENZE DI SERVIZI, OLEODOTTO, DEPURATORE ETC, neanche una analisi pubblicata su queste tematiche);
- dopo tutte le analisi svolte da Cova Contro su Metaponto solo insulti, alle spalle, e neanche un pubblico confronto sulle priorità ambientali;
- l’area a ridosso dell’oleodotto in contrada Pizzica è ancora contaminata in falda, i colpevoli della rottura non sono noti dopo 9 anni e l’indagine della Procura di Matera sembra essere svanita nella nebbia… colpa di ecoterroristi come si disse all’epoca o del proprietario dell’infrastruttura?;
- nessun dato sulla sorveglianza dei pesticidi, sulla potabilità dell’acqua, sull’erosione costiera, sugli impatti del Porto degli Argonauti, sulle responsabilità della cattiva realizzazione delle barriere soffolte;
- al borgo di Metaponto continuano i miasmi, probabili sorgenti sono una locale industria di trasformazione agricola indicata da anni come potenziale responsabile, ed un tratto di rete fognaria in alcuni punti affetta da particolari ed ignote debolezze, manca una indagine seria e pubblica, a tappeto, su eventuali scarichi abusivi;
- finanche quando il Basento è diventato rosso il sindaco di Bernalda ha taciuto a differenza dell’omologo pomaricano che ha sollecitato un incontro pubblico con la Regione.
I cittadini non hanno diritto ad avere gli atti, a dire la loro, a partecipare ai momenti decisionali, devono restare sudditi di finti tiranni travestiti da massari. Su Bernalda – Metaponto ci sarebbe tanto da capire e da scoprire ma la politica locale, di maggioranza come di opposizione, preferisce il silenzio nonostante gli ecomostri che incombono a monte. Bandiera blu poco credibile, bandiera bianca invece molto evidente.