Il 20 novembre presso il Centro Smile di Policoro in via Puglia abbiamo, con le donazioni dei cittadini ed in particolare sotto la spinta solidale del Comitato Mamme Libere e di Mediterraneo No Triv, rifinanziato le analisi già svolte a luglio di quest’anno. L’anomalia resta, cambia nome, ma fa riflettere. Nel campione per fortuna i trialometani sembrano precipitati ( qualcuno dovrebbe spiegarci come sia stato possibile già quest’estate ) ma il laboratorio ha rilevato:

  • 1,2,4-trimetilbenzene a 0,0657 mcg/l
  • 1,3,5-trimetilbenzene a 0,0220
  • bromoclorometano a 0,240
  • dibromometano a 0,223

Mentre il trimetilbenzene è in valori bassissimi, misurabili nell’ordine delle migliaia di miliardi ( analisi presso idonee strutture permette soglie di determinazione molto basse – ndr ) trattasi comunque di un idrocarburo aromatico, non cancerogeno al momento, ma tossico per l’ambiente acquatico, usato come solvente industriale o additivo nei carburanti, noto per la sua tossicità da inalazione ma ancoro poco conosciuta quella per ingestione. La sua origine è esclusivamente antropica, quindi qualcuno dovrebbe spiegarci da dove viene e se possa avere effetti cronici.

la fase di prelievo al Centro Smile, svolta con metodica accreditata, a differenza dei prelievi svolti dalle autorità pubbliche

Il bromoclorometano invece è tossico per contatto, inalazione ed ingestione, causa vapori tossici ed esposizione a lungo termine o ripetuta può provocare dermatiti ed avere effetto sul sistema nervoso centrale e sul fegato. Di origine artificiale, quindi da dove viene e da quando c’è e con quali effetti sanitari?

Il dibromometano è un solvente organico, se di sintesi, è tossico per diverse vie e per diversi sistemi bersaglio, ed anche per esso valgono le stesse domande come per i composti precedenti. La sua origine è naturale o artificiale visto che la letteratura le contempla entrambe? Purtroppo, vista l’anomalia, non è possibile neanche un preciso raffronto con le leggi ambientali che regolano queste sostanze nelle falde per esempio, ma composti ad essi parzialmente similari come il bromodiclorometano ( alifatico cancerogeno ) hanno un limite di legge per le falde inferiore ai tenori di bromoclorometano da noi rilevati. Sarebbe utile a questo punto se il Sindaco di Policoro usasse la convenzione con l’ISS, verso la quale nutriamo alcune riserve e perplessità, per valutare la tossicità a lungo termine, il bioaccumulo, l’effetto sinergico e eventuali danni cronici per tutte queste sostanze da noi rilevate negli ultimi anni. Abbiamo denunciato, abbiamo sensibilizzato, abbiamo analizzato anzi ricercato sostanze neanche strettamente contemplate dal dlgs 31/2001 e che le autorità continuano a non ricercare. A queste sostanze vanno aggiunti: alluminio, ferro, nichel, piombo, arsenico, rame, trialometani e cloro libero che spesso ritroviamo sia nelle nostre analisi che in quelle pubbliche. Serve un dibattito urgente sul concetto di potabilità, perchè ciò che è potabile per la legge potrebbe essere certamente dannoso per la scienza, quindi serve aggiornare ed estendere il concetto di potabilità e farlo coincidere davvero con quello di salute pubblica.