Tutti quelli che dicevano che la Basilicata era un’isola felice dovrebbero cambiare mestiere o tornare a studiare, oppure sono collusi ieri come oggi alle mafie stesse. Come si fa ad essere isolati dalle mafie se sei circondato da Calabria, Campania e Puglia? Nessun pregiudizio per carità, ormai tutto il mondo è paese, però contenere questa ipocrita ingenuità darebbe una mano nel prendere piena coscienza della situazione.
Quanti a Scanzano hanno parlato pubblicamente dello scioglimento del Comune durante l’ultima campagna elettorale? Nessuno mi pare, anzi chiedo lumi e scusa qualora qualcuno abbia citato la parola “criminalità” nel proprio programma elettorale, o pubblicamente abbia espresso opinioni sullo scioglimento. Quanti scanzanesi concordano con lo scioglimento? … pochi mi sembra, una fetta minoritaria della popolazione forse, gli altri nello scioglimento vedono innanzitutto un danno di immagine. Non siamo un paese di mafiosi diranno, sarà vero, ma l’humus per farla attecchire c’è, e si manifesta proprio in chi parte nel ragionamento col danno di immagine. Prima si invoca l’intervento dello Stato poi quando arriva non va bene. Altieri intervistato da Filippo Mele cosa avrà voluto dire con l’espressione “da abuso ad abuso”…per lui lo scioglimento è un abuso? Lo dica chiaramente e pubblicamente.
Le condanne sulla vicenda Marsilio-Sudelettra/famiglia Gambino (operazione Underboss) sono diventate definitive, vicenda gravissima che toccava all’epoca un’azienda attiva nell’indotto petrolifero, a questo si aggiungono la sfilza di indagini e condanne in ambito petrolifero in corso da oltre un decennio. Il riciclaggio del denaro sporco della n’drangheta che ha colpito il settore della fragola metapontina. Il procuratore Curcio nei mesi passati ha chiaramente detto che la politica sino ad oggi è stata sorda alla richiesta di istituzione di una sede DIA, colpevolmente sorda e perchè? La politica non vuole la DIA perchè il voto mafioso fa gola a tutti gli schieramenti, o fa paura contrastarlo? Com’è possibile che gente che non ha mai fatto politica o attività sociale di colpo diventi consigliere regionale con migliaia di voti? Condannati che prendono oltre il 50% delle preferenze comunali senza aver fatto pubblicamente politica negli ultimi anni…ma questi voti da chi vengono e secondo quali logiche? I mafiosi votano, raramente si candidano, ma spostano pacchetti enormi di voti. La base che dà il consenso è la stessa maggioranza che non ha il coraggio di parlare dello scioglimento di un comune? Stessa pavidità condivisa dalle aspiranti opposizioni? A Scanzano oltre il il 40% degli aventi diritto mi pare non sia andato a votare…e come vogliamo riscattare il territorio se nè si vota, nè si manifesta un’idea in pubblico?
L’eolico ha ombre e provvedimenti pesanti anche da parte dell’antimafia, a Policoro un paio di anni fa un video neomelodico con messaggi e passaggi molto pericolosi ed espliciti non ha destato l’attenzione di alcun giornalista, nè le parole di condanna di alcun politico locale. Quale politico regionale o parlamentare ha chiesto commissioni di inchiesta sulle assunzioni in ambito petrolifero dopo l’ultima selezione bloccata da Total?
Le interviste di Mario Altieri mi hanno spaventato: rabbia, protervia, boria quasi sete di vendetta, un totale sprezzo delle prerogative istituzionali degli enti di controllo e governo locale, il tutto con alle spalle il consigliere regionale scanzanese più chiacchierato dalla magistratura...nessuna vergogna per lui, anzi a vergognarsi dovrebbero essere i controllori secondo Altieri. Guarda un pò chi è poi l’avvocato di Altieri, altro professionista locale indagato con accuse gravi e con un piede da sempre in politica.
Il procuratore Curcio in audizione parlamentare ha detto che su Matera c’è una densità mafiosa maggiore rispetto a Potenza, ma minori mezzi per contrastare degnamente il fenomeno, accusando anche la Procura di Matera di inefficienza. E non deve stupire che determinati politici scanzanesi nonostante le pendenze penali auspichino pubblicamente la nascita della caserma dei carabinieri tanto desiderata, oppure gli stessi rigettino in pubblico la definizione di comune mafioso nonostante i provvedimenti e le indagini antimafia siano una realtà. Per quanto mi riguarda altri comuni dovrebbero essere sciolti, da tempo, ma la Basilicata è così: pochi mezzi per chi lavora bene, grandi patrimoni per chi delinque.


