Nel 2016, sembrerebbe dai dati Arpab sotto allegati, che sarebbero state svolte solo tre analisi vicino la discarica di La Recisa. Tra i pozzi S1,S2,S3, l’Arpab commette sempre il solito reato: cerca pochissime sostanze rispetto a quelle previste per legge, ed in più non indica la metodica di campionamento, non georeferenzia i campioni e non si comprende la profondità della falda.
Nell’s2 l’Arpab trova il boro a 2381 mcg/l ( limite a 1000 ), e tale non conformità sembra non avere seguito alcuno. I piezometri attorno alla Recisa sarebbero tre, nei quali Arpab non ricerca e forse non ha mai ricercato: idrocarburi, solventi, composti alifatici e tantissimo altro. L’AIA è regolata dal dlgs 152/2006 che impone precise sostanze da ricercare ma l’Arpab continua ad essere al di sopra, o al di sotto, delle leggi, a seconda dei punti di vista, praticamente meno di venti parametri ricercati per piezometro a fronte dei 97 previsti dalla legge, ed almeno una sessantina 60 da prassi.

Invece attorno la Ecobas falde non ce ne sarebbero, tutto secco, e tutto nei limiti invece nelle analisi dei suoli ( campioni non localizzabili chiaramente ). Forse sarebbe da rivedere il modello idrogeologico dell’area, forse occorrerebbe scendere più in profondità , forse facendo un giro attorno al perimetro della discarica qualche punto di prelievo interessante si troverebbe, come questi fotografati da noi oltre un anno fa ( video qui )
Tra La Recisa e la Ecobas tutto nella norma a parte lo sforamento di boro nei pressi della prima sul quale non si conoscono sviluppi e cause; sulla seconda, che ha preso anche rifiuti radioattivi dalla Cemerad di Statte, tutto ok. Invece per le decine di pozzi Agip-ENI presenti nella zona e per il locale centro oli ad oggi ancora neanche un’analisi pubblicata, su nessun sito.

L’AIA su La Recisa, come su ECOBAS, è stata violata? Su La Recisa, l’AIA è per caso a tratti scritta anche male con vincoli ambientali leggeri, come per ECOBAS? Il corpo discarica della prima, supera i 13 mt di profondità ma a che profondità arrivano i piezometri Arpab? Dove sono le analisi sugli odori/biogas emessi dai processi di stabilizzano e combustione citati nell’AIA? Sul percolato non una analisi o un report pubblicato, idem sulla qualità e quantità degli scarichi delle acque meteoriche e d’infiltrazione, nè sui sedimenti dei canali di scarico finali che costeggiano la discarica a ridosso della quale ricadono pozzi minerari ed uliveti. Come stanno e chi controlla i 4 pozzi drenanti del bacino di stoccaggio rifiuti di La Recisa? Ci sono decine di MTD – migliori tecnologie disponibili – previste nell’AIA del 2011: quante di queste sono state attuate e chi ne controlla la corretta attuazione? Quanto percolato viene prodotto, e chi controlla eventuali dispersioni? Chi controlla la qualità dei rifiuti in ingresso? Perchè vicino la ECOBAS l’Arpab non ricerca la radioattività?