L’8 settembre a causa della bassa portata del Basento e della solita colorazione anomala ed elevata torbidità abbiamo deciso di procedere con un prelievo sotto il ponte sul Basento attiguo alla Pista Mattei, direzione Pomarico.

Le analisi ci dicono che: il cromo totale era a 17,2 mcg/l (limite di legge 7), manganese 58, nichel a 33,4 (limite 20), piombo 4,7 (limite a 7,2). Il limiti sono in media annua, quindi queste analisi dovrebbero essere ripetute ad intervalli regolari…dall’Arpab che ufficialmente ad oggi non ha mai pubblicato per il Basento analisi chimiche secondo il D.M. 260/2010, come queste allegate. Idem per il Comune di Pisticci che dopo iniziali e sporadiche analisi ha abbandonato l’iniziativa.

Non abbiamo potuto misurare decine di altri composti, dai solventi ai pesticidi passando per i radionuclidi (lettera morta il monitoraggio di Arpab promesso nel 2014 sui radionuclidi NORM legati agli scarti petroliferi trattati in Val Basento). Tuttavia la qualità dell’acqua fluviale sarebbe da classificare come scarsa o cattiva, e per legge le autorità locali dovrebbero prendere i dovuti provvedimenti, che sono decine, dall’individuazione dei principali inquinatori al censimento ecologico delle specie, tutte azioni neanche partite in Basilicata. Non abbiamo un piano regionale dell’acqua, non abbiamo giudizi ecologici su fiumi e laghi, il censimento delle specie perse, e la bonifica dell’asta fluviale del Basento all’interno del SIN Val Basento è ferma al palo. Queste acque ovviamente erano aperte all’abbeveraggio del bestiame locale, in un clima da far west ove il divieto di utilizzo delle acque fluviali mediante ordinanze comunali non è nè segnalato da cartelli, nè chiaramente noto ai locali.

Il Basento è ormai uno scarico a forma di fiume, abbandonato al buon cuore di pochi inquinatori, aperto al bestiame ed alle bandiere blu ma non alla legalità. Invieremo alle autorità le nostre analisi e le proposte del caso, oltre alla denuncia corredata dalle analisi ufficiali, che qui non pubblichiamo in originale ma in abstract per non esporre il laboratorio alle ennesime intimidazioni.