Nel maggio 2016 abbiamo prelevato un campione di latte ovino ( non caprino come riportato nel certificato allegato ) per provare a chiudere il cerchio e capire se ciò che avevamo rinvenuto in falda e negli organi animali nella medesima area, fosse presente anche nel latte e purtroppo così è.
Nel campione proveniente dall’area di Tempa Rossa abbiamo ritrovato 0,043 mg/kg di piombo nel latte crudo di pecora, a fronte di un limite di legge di 0,02. Degno di citazione è anche il tasso di mercurio presente: 0,0025 mg/kg oltre ad: arsenico, antimonio, cadmio e zinco ( quest’ultimo oltre 1,5 mg/kg ). Vista la carenza di letteratura in merito, chiederemo agli organi preposti di stabilire la pericolosità sanitaria anche dei metalli non normati, tutti ad eccezione del piombo.
I danni li stiamo ampiamente dimostrando, fondamentale è la creazione di un vero e proprio database aperto e gratuito che permetta a tutti di capire come e perchè occorra auto-tutelarsi dinanzi le omissioni del pubblico. Cercheremo nei prossimi mesi di estendere e chiudere il cerchio con le analisi sulle persone, intanto il gregge in questione, come altri, si è spostato dall’area di Tempa Rossa e non perchè le autorità pubbliche lo abbiano imposto ma grazie al buon senso derivante dalla lettura delle analisi private.