Come recentemente riportato da Peacelink, anche la nostra associazione ha inviato al Presidente della Regione Basilicata e all’Assessore alla Salute la proposta di istituzione di una bio-banca lucana sul modello di quella già attiva presso l‘ASL di Padova, ove i tessuti dei malati oncologici diventano un archivio di indagine per raccogliere le “prove viventi” degli impatti ambientali sui tessuti umani, al fine di accertare gli effetti sanitari ed i nessi con l’inquinamento ambientale.

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San Mauro – 2016 – fonte F.S. / G.T.

Abbiamo inviato anche al Ministero dell’Ambiente e al NOE una segnalazione per richiedere indagini sui diffusi ed anomali fenomeni di affioramento/colorazione di acque superificiali, o di falda, o di sorgente/polle censite ad oggi in Basilicata. Per quelle analizzate dall’Associazione Cova Contro mediante la raccolta fondi “Analizziamo la Basilicata” possiamo affermare con assoluta certezza che la contaminazione riscontrata a San Mauro Forte, Ferrandina-Salandra e Marconia non sia ascrivibile a cause unicamente naturali. Fenomeni simili riscontrati anche a Policoro e diga di Senise ma con contaminazioni per un solo parametro e tracce consistenti per pochi altri ( le foto allegate sono solo una minima parte del tutto ).

Mentre aspettiamo risposte, importante è continuare a monitorare e denunciare e se possibile analizzare.

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diga di Senise, lato interno – 2015 foto associazione cova contro
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foto andrea spartaco -acque-rosse-ferrandina-lato-stazione-strada-vecchia
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fosso la noce- marconia – 2015 – foto di g. santoriello
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fosso la noce – sorgente rossa – 2015 – foto di g. santoriello

 

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fosso la noce, sorgente nera – 2015 – foto di g.santoriello

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.