Che la comunicazione non sia il forte dell’amministrazione Leone ce ne siamo accorti, che a ruota la segua la partecipazione, pure, ma vedere determinate date con sotto determinati nomi su determinati progetti, allora della mancata partecipazione e trasparenza si trova spiegazione nel dolo e non nella negligenza.

l’area della futura isola ecologica in via Foggia, ricoperta di verde – fonte Googlemaps

Il 27 dicembre 2016 mezzo delibera con il panettone tra i denti, il Consiglio Comunale approvava un “pacco per la città“: mentre la Regione ancora discute il piano rifiuti, mentre tutti sanno che l’Arpab non controlla neanche lo stato della sua sede ( come nel caso del furto di documenti dall’ufficio dell’ex direttore Schiassi ), mentre la Basilicata si spopola, Metapontino incluso, la giunta Leone fa un balzo in avanti rispetto a tutti proprio nel settore rifiuti, e crea un progetto “comprensoriale” ove partendo dall’ottima idea della compostiera comunale ci si allarga di colpo ad un progetto altro: l’isola ecologica per diverse tipologie di rifiuto “assimilabili” agli urbani. Il progetto è stato proposto guarda caso dal vicino proprietario della Sinnica Beton, Mauro Fagnano, che prima della delibera comunale, aveva già ottenuto tutta una serie di pareri favorevoli da diversi enti.

Niente pubblico incontro propedeutico e specifico su tale progetto, zero sponsorizzazione della cosa, niente feedback almeno a quelle associazioni che la pec del Comune la usano da sempre per proporre e mai per chiedere, zero riflessioni su come con le moderne leggi le zone artigianali possano alla fine ospitare anche piccole industrie e relativi impatti ambientali senza vincoli ambientali e sanitari specifici. Insomma un segreto di Pulcinella nel quale la trasparente amministrazione Leone non ha cercato il parere o il coinvolgimento diretto della città, magari andando anche oltre i risicati e previsti intervalli di legge e relative pubblicazioni sull’albo comunale.

Noi di Cova Contro in collaborazione con altre associazioni e cittadini di Policoro, e non solo, ci opporremo in ogni modo e sede a questo progetto e a questi metodi, nonchè ai modi subdoli usati per far passare il progetto, nonchè entreremo tecnicamente nel merito del progetto del Sig. Fagnano affinchè la zona artigianale di Policoro non diventi un’area industriale a tutti gli effetti. Infatti sempre a ridosso di via Foggia già sorgono Sinnica Beton, Ferrostrade e Basilicata Pulita con i relativi rifiuti in foto sotto allegati, e sulla carta quindi in futuro anche la nuova isola ecologica.

I lavori in via Foggia sembrano già partiti, senza alcuna cartellonistica da cantiere o di sicurezza visibili, il tutto nella via di residenza del Sindaco Leone ( medico – pediatra ), a ridosso di aree agricole di pregio e non lontano in linea d’aria dalla nostrana oasi WWF. Questo blitz natalizio e le relative votazioni a favore sono un triste punto di partenza da cui partire anche per i prossimi “ragionamenti elettorali”.

 

 

 

 

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.