Quando parla Tirelli dopo risulta vero il contrario

E’ un oracolo al rovescio l’oncologo Umberto Tirelli, così pieno di scienza e verità assolute, da doversi fare un sito web tutto suo. Tirelli negava il nesso tra l’uso dell’uranio impoverito e le malattie oncologiche tra i militari in missione, negava l’impatto sanitario dell’ILVA a suo avviso più flebile di quello della cantieristica navale tarantina, diceva alle mamme della Terra dei Fuochi che gli inceneritori sono una scelta inevitabile, o che lui è favorevole agli OGM e al nucleare, e dopo arriva il suo parere anche sulla Basilicata, ove a suo avviso il nesso tra petrolio e malattie è tutto da dimostrare.

Umberto Tirelli, oncologo - fonte Cortinaincontra.it
Umberto Tirelli, oncologo – fonte Cortinaincontra.it

Parlare di questo oncologo è utile per comprendere come la libertà d’espressione anche per gli scienziati sia una sfida permanente: infatti anche il più prestigioso degli scienziati se lascia spazio ai difetti dell’uomo che esiste dietro lo scienziato, rischia di screditare contemporaneamente, l’uomo, lo scienziato ed anche l’ente o la categoria per cui o nella quale lavora. Del resto bastava studiare un pò di più la bibliografia esistente in materia per evitare di dire tali baggianate e quindi più che all’oncologia dovremmo ricorrere alla psichiatria: perchè un professionista deve umiliarsi in tal modo? Del resto anche le lobby evitano di ricorrere a servi troppo lealisti nelle pubbliche questioni, quindi perchè umiliarsi così?

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Nonostante tutto, negli anni successivi l’uranio è stato riconosciuto come causa di malattia ( nonostante i pareri di Tirelli e dell’allora miope presidente della commissione parlamentare Sergio Mattarella ); gli impatti sanitari a Taranto sono ormai “firmati dall’ILVA” come il relativo stato di salute della popolazione; in Basilicata i problemi ci sono ma tanti medici lucani sono dei cloni di Tirelli stesso; e su OGM ed inceneritori Tirelli non fa mai un cenno neanche alla prevenzione primaria. Disse Tirelli sulla Basilicata che il “vero virus è l’ignoranza scientifica”, noi pensiamo che prima dell’ignoranza che affligge molti, vi sia la corruzione che compra l’ignoranza di molti ma anche la carriera scientifica di altri.

 

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.