Nel caos è difficile mettere insieme etica ed emozioni. Il 5 stelle in Basilicata ha sbancato, nonostante tutto, ma perchè è stato così facile?
In alcuni comuni i 500 voti di 10 mesi fa sono diventati 3500, gente espulsa dal movimento ha comunque vinto con grandi margini, perfetti sconosciuti per la base siederanno in parlamento e gente meritevole ed attivisti di lungo corso e curriculum sono stati giudicati incandidabilì senza neanche una motivazione scritta, altri invece per un voto sono arrivati alla parlamentarie in posizione di difficile eleggibilità. Quanti voti sono degli attivisti quanti no? Un successo gratuito ed autonomo o qualcosa al momento topico diventa sempre sfuggente?
Il sistema orwelliano delle segnalazioni diventerà pubblico o rimarrà uno psicoreato? Non conosciamo i curriculum, i 335, le dichiarazioni dei redditi di molti candidati, i conflitti d’interesse o le incompatibilità, e, quando evidenti rimangono sottaciute, e non conosciamo nè il sistema di raccolta dei voti online, nè la filiera che ha portato l’individuazione di alcuni candidati etc…
Il PD se temesse di sparire si mimetizzerebbe, e si infiltrerebbe per prendere ciò che ha perso, usando magari gente da sempre silente o che inanella incarichi pubblici con il paravento del libero professionismo, del resto la via migliore per l’elezione rimane il silenzio dinanzi i problemi: tecnici di valore ma che non hanno mai scritto o detto nulla contro il rinnova di un’aia o il rilascio di una concessione petrolifera, eppure alcuni vengono da famiglie da sempre nell’orbita della politica locale, quindi un silenzio inconsapevole o calcolato?
Fino al 2050 cosa ne facciamo della colonizzazione delle multinazionali in attesa dell’abbandono del fossile? A breve scadono le osservazioni contro il progetto Simam-Syndial a Viggiano, e quanti candidati manderanno osservazioni? Le lobby e le mafie le vogliamo continuare a combattere con interrogazioni e comunicati oppure con maggiore aggressività in piazza ed in tribunale? Anzi in questi 5 anni quante volte è stata scritta la parola mafia nei comunicati? Di mafia, a parte un candidato, non ne ha parlato seriamente nessuno. I collaboratori rendiconteranno il loro operato, ci sarà il recall per i portavoce non capaci, ci saranno candidati eterodiretti, i tagli alle indennità saranno investiti nel contrasto ai reati ambientali o in beneficenza, ci vogliono arrabbiati e competenti o moderati e rassegnati?
Il reddito di cittadinanza al Sud è stata la chiave di volta elettorale, vero o falso? Vogliamo assecondare i vizi degli italiani o educarne il senso civico verso la cultura della legalità? Facciamo politica per il bene del simbolo e delle nostre carriere o per il territorio? Nella meritocrazia si conteggiano i gazebo o gli esposti in procura lontano dalle elezioni? A proposito perchè il numero degli esposti aumenta in campagna elettorale o dopo i servizi delle tv nazionali? Tanti usano l’immagine di Borsellino e la sua celebre frase sull’importanza della matita nell’urna elettorale, ma molti italiani dimenticano che Borsellino era un’idealista vero, che per le sue lotte quotidiane, e non solo in periodo elettorale, è morto perchè combatteva al meglio ogni giorno della sua vita e non solo un mese ogni 5 anni. Tanti si sono commossi per le file ai seggi, io invece mi chiedevo perchè quella fila non la vedessi in procura o nelle caserme per denunciare le malefatte locali di potenti e mafie, oppure vedere file di persone protestare ai cancelli di Eni o Total non per il lavoro ma per la vita. Deleghiamo pure ma che non sia l’alibi per delegare anche la nostra dignità.