Le immagini ed i fatti risalgono al gennaio 2018. Durante la nostra ricognizione nell’area di Serra Pizzuta, a Pisticci, per raccogliere le immagini sia del locale centro oli, sconosciuto anche a molti pisticcesi, sia di alcune frane attive nelle aree pozzi, siamo stati avvicinati durante le riprese aeree e a terra, dalla vigilanza ENI. Due panda, con personale locale, che dopo averci intimato la chiamata ai carabinieri solo perchè riprendevamo da suoli pubblici o agricoli i siti ENI, hanno in seguito preferito mantenere la loro promessa vigilando autonomamente, anzi pedinandoci. Due auto ci hanno seguito per circa 30 minuti tra il centro oli ed i pozzi minerari attigui, abbandonandoci solo una volta giunti alla ECOBAS. Pubblichiamo solo le foto, i video di quanto detto dal personale ENI e delle loro forme di interessamento alla nostra presenza, li conserviamo per altre sedi. Fastidiosa non è stata solo la loro eccessiva attenzione ma il bloccarci con una loro auto piazzandosi dinanzi la nostra e costringendoci per un tratto alla loro velocità, arrivando in seguito a piantonare la nostra auto parcheggiata in aperta campagna.
Sul centro oli di Serra Pizzuta non esistono dati pubblici Arpab, per nessuna matrice, si pratica il gas flaring nei calanchi nel silenzio generale, e solo Andrea Spartaco ha pubblicato dati ed informazioni assai delicate sul semi-sconosciuto centro oli pisticcese, e sulla concessione mineraria annessa usata per anni come cavia per l’iniezione nel sottosuolo di co2 ad elevata temperatura e chissà per cos’altro. Ma ENI si sa deve sapere tutto degli altri, a tal punto da pedinarli, ma esige massima segretezza industriale sul proprio.
Cosa stanno facendo Regione e Comune di Pisticci per il problema frane nelle aree pozzo?
Perchè non si conoscono gli impatti ambientali del Centro Oli di Serra Pizzuta?