A luglio Eni Gas e Luce, controllata al 100% da Eni, annuncia di aver aggiornato il proprio statuto sociale in società benefit, la dimostrazione di come create le leggi fatto il greenwashing. Società benefit è una facoltà prevista da una legge del 2015 e non vuol dire avere il marchio B-Corp, ossia benefit corporation, chiunque può aggiornare il proprio statuto ed autoincensarsi come società benefit, Eni non lo fa ma lo concede alla sua controllata, che porta lo stesso nome e gli stessi colori. Chissà quali saranno i vantaggi fiscali e di immagine per il cane a sei zampe, che associa al gas il concetto di sostenibilità ambientale e sociale che accompagna le società benefit: dovrebbe essere una contraddizione sostanziale vista l’insostenibilità del comparto fossile, petrolio o gas che sia, invece no tutto è benefit come il biocarburante e la pacifica convivenza tra petrolio e natura che in Basilicata abbiamo imparato a conoscere sulla nostra pelle. Non un accenno o un vincolo derivante dalle condanne pendenti, alle multe internazionali ed ai patteggiamenti che coinvolgono la società madre di quella benefit, insomma le care vecchie scatole cinesi hanno superato ancora una volta le belle chiacchiere della solita legge spot.

Di Redazione

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