E’ di pochi giorni fa la notizia, che in realtà risalirebbe molto probabilmente già al 2016, notizia riportata dai media locali ma snobbata dalla grande stampa e dalla politica nazionale: le falde nel cantiere TAP sono contaminate da diverse metalli pesanti, dall’arsenico al cromo esavalente, e le prime analisi sarebbero state confermate da quelle più recenti del 2017.

Il consorzio TAP afferma che la contaminazione era pregressa al cantiere, i cittadini locali invece documentano ed accusano l’utilizzo da parte del consorzio durante i lavori, di sostanze chimiche. Intanto il premier Conte, in visita da Trump, oltre a non accennare la vicenda della contaminazione sotterranea, rassicura l’alleato nell’…”appianare le resistenze” ossia le proteste popolari locali, definendo l’opera “strategica”. Espressioni che da un grillino non ci aspetteremmo. Vedremo sul TAP quanto è forte l’ambientalismo dei 5 stelle, vedremo quanto è forte la voglia di combattere le lobby ed i bisogni creati da loro a tavolino e diffusi con una stampa connivente, vedremo se esiste davvero e quanto è forte il legame tra 5 stelle ed Azerbaijan-Russia ed annesse lobby energetiche.

Conte nella conferenza, prima del TAP, parla di viaggi aerei con velivoli che viaggerebbero fuori dall’atmosfera, e collegherebbero UE ed USA in poco tempo,  e per la TAP ripete il mantra del consorzio:”…diversificare le linee d’approvvigionamento…”; parole tristi che suonano di beffa, con una politica che ormai non solo tradisce in pochi mesi la propria retorica elettorale ma che parla come fosse un ramo d’azienda.

Adesso che la contaminazione è ufficiale le indagini ambientali saranno svolte al meglio? Il cantiere verrà fermato fino a caratterizzazione e bonifica avvenuta? Perchè Conte, anch’esso pugliese, non ha mai neanche marginalmente citato la contaminazione della falda in conferenza stampa?

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.