Il 30 dicembre abbiamo prelevato in un canale a ridosso del borgo oltre 1 kg di fango nero dal quale proveniva un intenso olezzo di fogna. Il colore era simile ai liquami che ultimamente hanno colorato il canale Mercuragno, e la puzza identica a quella ravvisabile anche presso la locale stazione ferroviaria.

coordinate prelievo 30 dicembre – 40.370142, 16.811552

Il laboratorio ha confermato l’assenza di altri inquinanti, pesticidi inclusi, ma i tenori di escherichia coli erano a 100.000 ufc su un limite per gli scarichi in acque superficiali di 5000, quindi venti volte la soglia di legge non per la qualità delle acque ma per gli scarichi. Abbiamo omesso la ricerca degli altri batteri per ragioni di budget. Tra i vari problemi di pubblica igiene facilmente ravvisabili tornano alla mente le parole sia del Sindaco Tataranno che dell’Istituto Superiore Sanità. Il primo in una recente intervista parlò di “fanghiglia” invece sono escrementi, e l’ISS in un documento ufficiale allerta sulla pericolosità di contagio da Covid 19 per fogne/reflui smaltiti illecitamente in quanto le esalazioni degli stessi potrebbero per via aerea/aerosol far viaggiare il virus nell’aria soprattutto esponendo al rischio contagio chi dovesse trovarsi nei paraggi della criticità.

La massa di liquami fognari neri da noi campionata era lì da settimane e nessuna autorità si è preoccupata di emungere l’acqua e condurla ad impianti idonei, un laghetto di feci in piena zona abitata, a ridosso di strade e case. Questa la bandiera blu di Metaponto che per onestà dovrebbe diventare nera.