Una gaffe dietro l’altra da parte dell’AIGA che noi smentiamo registrazione alla mano: intanto i giovani di Confindustria guidati da Francesco D’Alema paragonavano l’impatto dell’eolico con quello del Centro Oli di Viggiano

 

Pochi giorni fa per puro caso mi imbatto in una comunicazione ufficiale dell’AIGA, associazione italiana giovani avvocati, che facendo riferimento ad un mio articolo del 17 novembre 2015: “ Unibas,petrolio e politica: il matrimonio è perfetto in tre” intima rettifiche in data 21 luglio 2016! Al di là dei ridicoli tempi di richiesta di rettifica abbiamo appurato che non c’è nulla da rettificare, anzi l’AIGA dimostra di non conoscere neanche la situazione in casa sua: non ricordano cosa viene detto nei convegni a cui loro partecipano, non ricordano i loro interventi, accusano loro colleghi di “millantata” iscrizione all’AIGA!

L’avv. Luca Lorenzo apre la sua replica con le parole: falsa,diffamatoria, denunciare, lesiva dell’immagine etc. relativamente al convegno che si tenne all’Unibas sempre a novembre 2015, intitolato “Ambiente,sviluppo e petrolio” nel quale Berlinguer, giovani di Confindustria, AIGA, Unibas ed altri parteciparono come al solito proni verso il petrolio ed in palese conflitto d’interesse.

La moderatrice dell’evento presentò l’avvocato Pipponzi, oggetto delle precisazioni dell’avv. Lorenzo, come membro AIGA, ed infatti in giro per il web vi sono locandine di eventi che smentiscono quanto scritto dal Lorenzo, infatti la Pipponzi compare come membro AIGA ancora nel maggio 2016 ( locandina allegata in fondo ), quindi caro avv. Lorenzo l’abbaglio da Lei preso non giustifica alcuna delle sue parole intimidatorie, disdicevoli per un aspirante principe del foro. Semmai avv. Lorenzo usi il suo tempo libero per appurare la credibilità delle sue accuse e perchè no, magari per approfondire la tematica del diritto ambientale, tematica che il suo ordine professionale, ad eccezione di un paio di casi su scala regionale, ha opportunisticamente deciso di tralasciare, perchè si sa, pure i professionisti “tengono bisogno” e l’unico foro che interessa è quello minerario.

L’AIGA dà comunque lo spunto per riprendere il concetto mai sopito della “morte degli ordini professionali lucani” sempre in riga più che ordine dinanzi al potere: i medici sul petrolio non dicono e fanno niente, gli architetti paesaggisti idem sull’eolico selvaggio, gli ingegneri su tutto il resto, i giornalisti su censure e conflitti d’interesse interni anche al loro ordine, gli agronomi idem, i chimici muti sulle tragedie delle analisi arpab ed i geologi col cappello in mano per le consulenze petrolifere, etc…solo un’ ordine è rampante in Basilicata, quello degli ominicchi che ha tantissimi iscritti ma nessuna tessera da rinnovare, del resto basta non avere la coscienza e si è già dentro.

Le registrazioni che vi riportiamo sono tratte dal convegno in questione e potete ascoltare per intero gli interventi dei singoli esponenti intervenuti dopo il vuoto monologo di Berlinguer, Tabarelli e Legambiente, quindi tutta le seconda parte del convegno: “Ambiente, petrolio e sviluppo” tenutosi all’Unibas nel novembre 2015. La prima traccia audio riguarda Tabarelli, lobbysta di Nomisma Energia che dopo aver dato i prezzi dei carburanti di alcune piazze italiane riceve una mia osservazione sul costo delle cure oncologiche, cala il silenzio e dopo, in difficoltà, Tabarelli lancia una risposta aberrante

 

La seconda traccia invece riguarda Francesco D’Alema, dirigente Semataf ( gruppo Castellano ) e presidente di Confindustria Giovani – Basilicata, nel direttivo in compagnia di un’altra Castellano, Claudia e di Rocco Carone della Maersk ( sicurezza Oil&Gas ) celebre per la sua frase intercettata dalla procura di Potenza e da noi riportata nell’articolo sul protocollo Vicino. D’Alema membro di Assomineraria e di altre realtà che lavorano nel settore petrolifero. Una frase su tutte che ascolterete:”…sfido chiunque di voi a registrare l’impatto ambientale dell’eolico o di un pannello fotovoltaico rispetto al centro oli di Viggiano

 

I giovani avvocati, tra AIGA ed ex-“aighiani”, c’è chi chiede consulenze legali e chi critica il bonus idrocarburi: non un ragionamento su eco-reati, incapacità delle procure, mancanza di mezzi per le indagini ambientali, il silenzio dell’ordine professionali sulle eco-mafie e sulla tematica petrolifera, etc.

 

il mio intervento tra cori, sabotatori mal preparati e decine di domande e di dati a cui nessuno risponde, neanche Berlinguer

 

l’intervento della rettrice Aurelia Sole che parla di “trasparenza” nell’Unibas e dell’utilizzo delle royalties per la ristrutturazione anti-sismica ( dei sismi che anche l’estrazione petrolifera può indurre o innescare – ndr )

 

Pipponzi aiga 2

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.