Cova Contro dall‘era Schiassi chiedeva tavoli pubblici riservati esclusivamente ai comuni cittadini, singoli, od organizzati in comitati ed associazioni. Mai svolti, come giustamente dice Tisci, l’ufficio del direttore Arpab era un bunker con tanto di tasto per aprire la porta, idem lo è oggi, un bunker infatti può essere fatto in modi diversi, oggi è fisicamente aperto ma difatti chiuso a trasparenza e vera partecipazione: ultima debacle il focus su Viggiano del 25 gennaio.

Il focus sulle deposizioni atmosferiche a Viggiano, rinviato di oltre un mese, interessava molto a Cova Contro, ci siamo iscritti a novembre seguendo la solita procedura vecchia e farraginosa di Arpab: stampa del modulo di partecipazione ed invio della copia firmata, la digitalizzazione resta una sconosciuta. Arriva gennaio e dagli uffici Arpab non giunge via mail alcun link per l’incontro, il quale non compare neanche sul sito web dell’agenzia, ma compare sulla Gazzetta della val d’agri, la stessa che tempo fa intervistava il barbuto Tisci sostenitore delle estrazioni nei panni di un novello Marx.

Chiamiamo Arpab il 25 pomeriggio, Tisci fa lo scostante ed il permaloso, dice di non essere lui il responsabile del servizio (peccato pensavamo che il direttore Arpab fosse anche responsabile della qualità del coinvolgimento delle associazioni -ndr) riusciamo a connetterci grazie alla Gazzetta della Val d’Agri et voilà: i partecipanti sono dipendenti regionali di diversi enti, una sfilza di politici di tutti i livelli da De Filippo a Pedicini, passando per Braia, Adduce e Rosa arrivando a Francesco Garofalo l’imprenditore dei trasporti che chiedeva due anni fa la deroga alla soglia di legge dei trialometani nell’ acqua potabile. Poi una parte minoritaria del parterre vedeva associazioni ambientaliste e cittadini.

Cova Contro è stata emarginata dall’evento per ben tre volte, senza mai prendere la parola ma solo come uditrice, in merito alleghiamo una foto tra le tante, praticamente estromessi dalla diretta senza neanche poter ascoltare le parzialità dei presunti tecnici e senza sapere chi è l’autore. Non abbiamo potuto neanche vedere le slides dei relatori, idem per i precedenti focus per i quali il relativo materiale pare non essere ancora neanche online.

De Filippo, Braia, Rosa, Adduce, Pedicini hanno compilato i modelli per partecipare come fatto da noi comuni mortali? Non crediamo. Che focus è una masnada di 50 persone, concentrato in 4 ore? Perchè Cova Contro è stata espulsa dal focus per ben tre volte? Perchè Arpab fa questi salotti politico-elettorali? Tisci sta usando Arpab per una sua campagna elettorale? Invece di queste buffonate online perchè Arpab non sollecita la pubblica inchiesta sul COVA invece che il focus? Ad AIA scaduta da anni giochiamo a fare i salotti social? La concessione val d’agri è scaduta nel silenzio quasi totale ed Arpab invece di confrontarsi sulle autorizzazioni gioca ad esporre dati tecnici obsoleti ed incompleti? Abbiamo le scatole piene di filibustieri ed ipocrisie, questa giunta con i suoi nominati in pochi mesi ha dimostrato la sua pericolosa inconsistenza ed incompetenza ma noi continueremo a vigilare.

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.