E la Regione che fa? Pubblicizza la “Coppa del Petrolio” della Total.

di Giorgio Santoriello

 

Che il “Sistema Basilicata” si stesse sgretolando era palese, però i costi della demolizione ancora non li sappiamo. La questione Tecnoparco è ormai affare di pochi, pochissimi eletti che siedono in antidemocratici tavoli tecnici, ove i tecnici sono peraltro assenti, mentre a Tinchi si decide contemporaneamente con Villa D’Agri (entrambe le cittadine sono sede di un ospedale) un blitz, che puzza di congiura contro il territorio.

I petrolieri vogliono controllare la sanità. Vanno a sospendere e diminuire le prestazioni di due ospedali ricadenti in località a fortissimo impatto ambientale per spostarne/ricalibrarne le prestazioni offerte. Strano mettere mano contemporaneamente a due ospedali sorgenti a ridosso di un Sin e l’altro sul bacino petrolifero lucano, senza un nuovo ed organico piano sanitario. Coincidenza: il governatore Pittella annuncia settimane fa il progetto di un futuristico ed oscuro Centro di Medicina Ambientale in Val D’Agri, un centro che come tante proposte del presidente “gladiatore” sono solo slogan vuoti di significato ma pieni di pericoli. Politicamente questo blitz è pericoloso ed inopportuno, figlio di un ‘novello dittatore di paese’ che usa la Basilicata come un giocattolo difettoso nella mani di un bambino viziato. Scelte come queste, dovevano passare per il Consiglio Regionale, come minimo, condivise con  i territori ma cosa ancor più grave calati in un piano di riassetto generale dell’offerta ospedaliera, invece qualcuno aleggia la costruzione di un nuovo ospedale in Val D’agri per mettere al sicuro il consenso e la pace sociale nel territorio: nuovi posti di lavoro ed un colpo all’ambientalismo dilagante che dinanzi a qualche decina di nuovi lacchè in camice bianco, dovrà inventarsi qualcosa di nuovo per delegittimare il sistema.

La Oil Cup della Total e le querele di Tecnoparco. A questo si aggiungono le vergognose contraddizioni morali di una Regione che sponsorizza sul portale informatico la Oil Cup della Total, quadrangolare di calcio ove il vincitore non andrà a bonificare i terreni contaminati di Serra D’Eboli a ridosso del Pozzo Total – Tempa Rossa 2, su cui peraltro aleggia la prescrizione in sede giudiziaria, ma si festeggerà con il calcio balilla umano in piazza. Il tutto mentre si annuncia l’ennesima buffonata targata Arpab e, spiace dirlo, con monitoraggi spot che sanno più di casting del Grande Fratello che di scienza, annunciati dalle 22 alle 00:30 per venti giorni a Pisticci Scalo; e Tecnoparco che invece di comunicare i dati dei suoi piezometri, ammesso che ci li abbia, e di comunicare i reali quantitativi e tipologie di rifiuti trattati negli ultimi 10 anni e le relative emissioni in aria, si offre nel finanziare indagini olfatto-metriche, indagini dell’aria soltanto quindicinali, campionamento terreni fuori dal perimetro Sin e tutta una serie di esche che poco hanno di scientifico e tanto di politico. Ormai la politica ambientale a Pisticci Scalo la fa Tecnoparco che si è autoproclamato dipartimento unico sovra regionale per ambiente, sanità ed attività produttive: è Tecnoparco non le istituzioni, che si sceglie quando controllarsi e come controllarsi, e se ti ribelli ti querelano anche. In questo scenario da ‘criminalità istituzionalizzata’, i buoni dipendenti che l’Arpab ancora ha, dimostrino un alito di dignità con un gesto ufficiale di forte critica alla condotta attuale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente che senza un direttore, al momento uscente, sta comunque assumendo impegni pesanti, tra cui il recentissimo accordo con l’Istituto Superiore Sanità che ad oggi sa di ennesimo accordo scritto sulla carta igienica, visto che anche qui, nei protocolli sanitari e nella relativa estensione se ne occuperà Tecnoparco.

Gli uomini e le donne libere di Arpab si dissocino da questo stupro. L’Arpab è stata umiliata oltre ogni misura e con essa lo spirito che sta alla base della legislazione ambientale nazionale ed europea, infatti che senso ha offrire ad un’area ad alta mortalità tumorale come Pisticci Scalo, un monitoraggio dell’aria solo per poche settimane all’anno dalle 22 alle 00:30? In questa Regione la Costituzione italiana ed il buon senso sono state letteralmente gettate nel cesso e se i lucani continuano a rimanere fermi di fronte allo stupro della loro terra, allora che periscano non per interesse nazionale ma per favore verso l’evoluzionismo. Siamo alla follia pura e vomitevole, tanto vale fare le Giunte Regionali ombra solo a Pisticci Scalo, tanto Ottati è di casa lì da tempo, Berlinguer può stare a Tecnoparco e Pittella a Roma. È una giunta vergognosa che fa rimpiangere, detto questo detto tutto, la giunta De Filippo ove neanche Martorano era arrivato a fare ciò che la Franconi e Pittella stanno facendo ora. La negazione della scienza e della fede, questo è la Giunta Pittella. Parlano di sanità senza saperne niente, chiuderanno probabilmente  il reparto di neonatologia a Villa d’Agri forse per mascherare gli effetti mutageni del benzene e degli altri inquinanti della filiera petrolifera? Parlano di Medicina Ambientale, ossia rinunciare alla prevenzione per curare i tumori che la Basilicata deve sopportare per gli interessi nazionali? Tanto le cure dei pazienti malati di cancro le paga il pubblico, non l’Eni e nemmeno la Total, idem Tecnoparco.

Comandano Tecnoparco ed Eni, Pittella conta zero. Pittella vuole costruire, consigliato dai suoi amici romani e petrolieri, un ospedale ex-novo, che come la Fondazione Veronesi, sia foraggiato dai soldi delle lobby energetiche in modo tale da pilotare gli esiti e gli indirizzi della ricerca? Un modello poco lontano da quello familistio-feudale del Crob. La Basilicata è una testing area, ove sperimentare la convivenza stretta tra petrolio (relativi rifiuti) e zone abitate. E l’Italia, il suo governo e la sua magistratura cosa fanno? Osservano, discutono, impongono e poi ci chiederanno di morire in silenzio, col favore di non fare neanche troppo rumore mentre lo facciamo, altrimenti ci sarà la mano del “gladiatore” Pittella a coprirci la bocca.

 

30/06/2014

 

http://basilicata.basilicata24.it/cronaca/tecnoparco-tinchi-regione-pubblicizza-%E2%80%9Ccoppa-petrolio%E2%80%9D-total-14377.php

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.