E ci risiamo anche per il 2019 non potevano mancare idrocarburi in sorgenti o invasi, ogni anno ormai entro giugno arriva sempre la lieta conferma.

Tre settimane fa durante l’insorgenza di anomale macchie nerastre vicino il punto di innesto Agri – Pertusillo abbiamo commissionato, con la vitale collaborazione di due abitanti del posto, un’analisi iniziale e minima per un campione della locale sorgente Casuriedd in agro di Grumento, posta in posizione intermedia tra il COVA ed il Pertusillo non lontano dalla sorgente interdetta di Guardemmauro.

Grazie a due valenti cittadini oltre alle foto ed ai preziosi suggerimenti abbiamo prelevato tre campioni: due di sorgente spediti a due laboratori diversi in maniera anonima ed uno della poltiglia nerastra avvistata il primo maggio. Mentre siamo in attesa delle analisi dell’ultimo è arrivato il risultato di una delle due aliquote di sorgente: 41,2 mcg/l di idrocarburi totali e 2,98 mg/l di azoto presenti contemporaneamente in un’acqua usata anche ad uso potabile da sempre. Ricordiamo che si tratta di acqua sorgiva naturale e non allacciata ad alcuna rete idrica o condotta quindi naturalmente a contatto costante con l’ambiente circostante e per questo motivo rappresentativa anche di eventuali alterazioni ambientali. Tali tenori di idrocarburi e di azoto imporrebbero un precauzionale divieto di utilizzo dell’acqua ( abbiamo ricercato solo 4 parametri tra tensioattivi, fosfati, idrocarburi totali ed azoto totale e reputiamo che nel ventaglio dei contaminanti ci sia altro ) e siamo in attesa dell’analisi della seconda aliquota della stessa sorgente per altri composti. Andando a raffrontare questi valori con le tabelle dell’Arpa Toscana ( confronto tra dlgs 31/2001, acque minerali e sorgive ) il parametro degli idrocarburi sarebbe quattro volte la soglie di legge per le acque sorgive regolato dal dlgs 339/99 e ss.mm.ii, tenendo presente che la legge differenzia l’acqua potabile da quella sorgiva e da quella minerale il dibattito su questa potabilità non sarebbe semplice, nè scontato ma ad oggi la Regione Basilicata non ha mai svolto uno screening accurato per le sorgenti della Val d’Agri e sembra non solo non aver svolto analisi come le nostre ma sembra non essersi posta neanche i nostri dubbi. Quindi la Regione non ha mai svolto analisi in base a questa legge ed anche l‘ISS non ha ancora una posizione univoca sulla questione, idem l’abbondanza di azoto disciolto la cui tossicità a lungo termine sarebbe materia di dibattito e di approfondimento per capire quanti altri composti azotati esistano. Questi idrocarburi sono quelli del COVA o no? Questo azoto è naturalmente abbondante o è di derivazione artificiale? L’Arpab aspetta che siano i cittadini a dare queste risposte? Un modello idrogeologico del locale reticolo sotterraneo è stato tracciato dall’Arpab e da Ispra oppure aspettiamo che i problemi sbuchino a contaminazione espansa?

Da sottolineare che l’area della sorgente grumentina di Casuriedd sarebbe, e sottolineiamo sarebbe, non coinvolta da alcuna caratterizzazione quindi non analizzata ai fini della dispersione del greggio dal COVA: strano che nessun ente regionale e locale abbia prescritto in sede di conferenza di servizi l’analisi di una sorgente naturale posta al di fuori del perimetro di caratterizzazione / bonifica relativa alla fuoriuscita di petrolio del COVA, una sorgente distante solo 1 km in linea d’aria dal COVA sarebbe un’ottima sentinella ambientale anche per capire la bontà della bonifica. Sarebbe bello ripetere le analisi magari col Comune di Grumento, estendendole ad altri parametri e sorgenti visto che Casuriedd è fruibile a tutti.

Confermiamo la nostra disponibilità verso il Comune di Grumento affinchè il locale sindaco, nonchè ufficiale sanitario, si attivi per monitorare tutte le sorgenti delle zona per ulteriori parametri che sono economicamente al di fuori della nostra portata. Occorre indagare il reticolo idrografico sia in dimensione verticale che orizzontale ed occorre farlo urgentemente e noi siamo a gratuita disposizione.