Il 20 marzo ore 17,30 a Palazzo Ricciardulli – Rotondella, mentre gli altri fanno campagna elettorale sull’ambiente, noi parleremo di ambiente senza essere in campagna elettorale.

Dopo anni di inchieste, analisi, denunce e convegni siamo riusciti ad aprire una breccia nella classe dirigente rotondellese. Sappiamo che molti esponenti locali, tra tecnici e politici, non apprezzeranno questa ingerenza ma tant’è: la verità ha un prezzo ed un metodo. Il metodo è quello del contraddittorio, dei controlli a sorpresa svolti da professionisti senza legami col territorio, di nessuna natura, con la mediazione e la guida di cittadini locali privi di conflitti d’interesse; il prezzo invece è solo per il pagamento del lavoro, delle analisi, infatti mai nessuna associazione come Cova Contro ha gratuitamente formulato piani di monitoraggio ambientale, intermediazione con partner esteri e pressioni a tutti i livelli su diverse controparti istituzionali affinchè si cambiasse marcia. Ci vantiamo di fare tutto questo gratis, rimettendoci il nostro tempo e non solo. Abbiamo formulato con gli esperti di Cri Irad un piano di monitoraggio/misurazioni e prelievi che un qualsiasi studio tecnico ambientale si sarebbe fatto liquidare per non meno di 4 zeri, incluso il tempo di studio e raccolta delle fonti e della bibliografia annessa. Per e con Cri Irad abbiamo lavorato per giorni a distanza, sintetizzando per loro i dati raccolti in 5 anni di indagini sul campo e sui documenti.

Adesso partiamo e sappiamo che dinanzi a questa collaborazione con Cri Irad c’è nervosismo da parte di diversi rappresentanti pubblici, sanno come lavoriamo e sanno che questo tipo di controlli non sono nè censurabile, nè influenzabile, chi in questi anni ha provato ad inficiare il nostro lavoro è rimasto sempre a bocca asciutta e pubblicamente denigrato. Noi supporteremo ogni passaggio dello studio, inclusa la comunicazione dei dati: tra i primi prelievi e gli esiti analitici prevediamo la conclusione della campagna d’indagine entro la prima metà di maggio. La proposta risale al 2018, ben lontana dalle scadenze elettorali, e a tutti i gufi che vogliono capire quale fregatura ci sia sotto e come sia possibile che una onlus non intaschi neanche 1 euro da un progetto di 20 mila euro di importo, consiglio due cose: fare tutti gli accessi agli atti del caso indagando senza credere a quanto scriviamo, oppure mettersi l’anima in pace perchè è ancora possibile che in una regione compromessa e corrotta come la Basilicata, ove molti hanno guadagnato dalla sola progettazione di interventi ambientali farlocchi, ci sia chi fa interventi di qualità senza onere per la collettività.

Tuttavia esprimiamo profonda preoccupazione per l’atteggiamento omertoso della Sogin che continua a non condividere dati di pubblica utilità, alla faccia del piano di comunicazione con le comunità locali: lunedì 18 dovrebbe iniziare il taglio del monolite hanno detto al TGR di pochi giorni fa ( video sotto ), tuttavia dal 2018 circolavano già foto, come quella di Filippo Mele, ove il taglio del monolite sembrava già avviato! Dovevano condividere con la popolazione l’analisi interna del monolite ed il progetto di taglio nei dettagli, dovevano pubblicare le analisi sul percolamento del 2014, dovevano fare l’analisi del rischio anche all’esterno del sito, doveva adempiere a decine di richieste ma nonostante i sequestri della DDA di Potenza continuano a gestire l’ITREC come se fosse cosa loro. Il nucleare come la sua eredità sono un interesse pubblico ma la quasi totalità della comunità continua a non denunciare con forza il vuoto di trasparenza decennale del decommissioning dell’Itrec.