Stucchevole ed ipocrita la discussione tra i due candidati al ballottaggio pisticcese. Innanzitutto nessuno di entrambi mi risulta abbia mai fatto una interrogazione sulla ECOBAS (oggetto di recenti post ma mai nominata in chiaro, perchè l’omertà è un valore che accomuna tutti i candidati), ora sui social cacciano carte e dati ma in questi 5 anni perchè non sono stati altrettanto operosi come consiglieri di opposizione sulla medesima vicenda? Hanno taciuto in tutte le giunte, tutte da quelle precedenti a Di Trani fino alla Verri ed hanno taciuto tutti anche le ex maggioranze diventate opposizioni oggi al ballottaggio.
Hanno taciuto quando sono partiti i lavori di ampliamento alla Ecobas, hanno taciuto quando è uscita la contaminazione di falda vicino la Ecobas, hanno taciuto sui conflitti di interessi della procedura di modifica AIA che vedeva un triste collegamento tra la giunta regionale e la famiglia Iula, proprietaria della discarica speciale nella quale è finito di tutto dai rifiuti radioattivi della Cemerad ai fanghi di perforazioni petroliferi provenienti anche da fuori regione, ma fosse solo lì il problema.
Hanno taciuto da sempre, tutti i candidati, sul centro oli di Serra Pizzuta, pare non produttivo da oltre un anno, sulla veloce ed autocontrollata bonifica/fine caratterizzazione di diverse aree pozzo pisticcesi, sugli impatti della centrale gas di Pozzitello, o su la Recisa: su molti di questi siti non esiste un dato ambientale pubblico completo ed aggiornato. Su Feroleto-Fosso Lavandaio silenzio nonostante siano arrivati fondi dalla regione, e sui probabili rifiuti ancora interrati in aree attigue non una parola, come sulla vicenda depuratore civile, o sulle falde contaminate sotto il centro abitato- chiesa di San Rocco; durante la giunta Verri si è parlato di lontre nel fiume e parco marino, narrazione falsa e distraente della realtà ma che ha fatto comodo a tutti anche ai candidati attuali che vogliono cambiare il mondo conservando una vita tranquilla ed amicizie potenti. Non una parola di solidarietà, neanche in privato, quando la Verri ha minacciato querela a Cova Contro per le analisi che mostravano la presenza di idrocarburi pesanti nei formaggi basentani pisticcesi.
Su Tecnoparco sia Albano che Di Trani non hanno avuto il coraggio e la dignità neanche di chiedere la pubblica inchiesta sull’AIA di Tecnoparco, scaduta da oltre 4 anni, hanno taciuto quest’estate quando il Basento era rosso a Pisticci, hanno lasciato che fosse il solitario sindaco di Pomarico a parlarne sui giornali dopo Cova Contro. Tacciono sui rifiuti sotto la pista Mattei e quella bonifica che non finirà mai, tacciono su come sia inconciliabile un vero aeroporto civile/turistico affianco alle vasche di Tecnoparco, hanno taciuto sui dati gravi venuti alla luce su Tecnoparco a partire dalla perizia del Prof. Fracassi, hanno taciuto sulle vicenda acque rosse del Cavone tra Pisticci e Montalbano, hanno taciuto sui monitoraggi promessi proprio quando loro erano maggioranza e mai fatti. Non si sono mai attrezzati neanche per capire cosa accadesse a Pisticci Scalo ma parlano di bonifica del SIN…SIN nel quale loro stessi hanno avallato attività industriali che hanno aggravato l’inquinamento del SIN stesso. Mai fatta neanche una osservazione contraria da privati cittadini contro uno dei suddetti progetti/procedimenti. Non una parola mentre dall’ILVA arrivano rifiuti da smaltire a Tecnoparco nel SIN si è aggiunto inquinamento nuovo su quello vecchio, in totale violazione alle leggi ed al buon senso.
Quando i candidati dicono che la monnezza l’ha portata l’altro in realtà stanno entrambi parlando di loro stessi, alludendo alla propria ipocrisia, i rifiuti li hanno voluti tutti, perchè tutti hanno taciuto. La collusione, la connivenza tra industria e politica è tale che perfino dinanzi l’inattivismo o i finti controlli della Verri, o le sue minacce, non un fiato hanno emesso pubblicamente gli attuali contendenti. Nessun ballottaggio quindi è solo uno scontro personale pieno di stracci ed intrecci nascosti, ove paure e pupari sono sempre gli stessi da entrambe le parti, serve una terzia via a questo politicume che parta dalla lezione pesante della Verri e di come finti paladini distruggano anche la voglia di riscatto strumentalizzando dolore e problemi. A Pisticci o si risolve davvero il problema ambientale oppure serviranno altro pulmini per il CROB: serve prevenzione primaria senza padroni o paure, non dare solo più servizi ai malati oncologi e fare politica anche su questo, ma abbatterne l’aumento di casi.
Sotto posto l’impietosa e parziale schermata dell’albo pretorio regionale nel cui motore di ricerca, al 2019, inserendo la parola “Pisticci” appare un elenco che non ha storia nota, ma che riguarda decine di aree pozzi pisticcesi, parliamo di svariati ettari. Chi ha caratterizzato e come? Siamo sicuri che i lavori ambientali siano stati fatti bene e non in economia? Solo il 7 agosto 2019 la giunta Bardi deliberava in una singola seduta la chiusura della caratterizzazione di 8 aree pozzi…ma come è possibile? Con quale qualità? La popolazione è stata informata da qualcuno di questo? Se tanti pozzi sono esausti o sterili ma da bonificare allora cosa è successo? Perchè non li chiudono minerariamente? Chi li ha inquinati, come, quando e con cosa? E quell’inquinamento chi l’ha portato e dov’è finito? Vuoi vedere che proprio l’innominato dei post dei candidati ne sa qualcosa?
