Qualcosa non ci torna sullo sbandamento del mezzo pesante. Ieri era stato diramato un comunicato di fonte ignota, e non verificabile in maniera terza, che parlava dello sbandamento stradale di un mezzo pesante carico di potenziali liquidi inquinanti. Stamane lo schieramento di mezzi di aspirazione e trasporto di reflui era imponente, con una capacità idonea ad aspirare potenzialmente elevate masse di liquido contaminante (vedrete nel video sotto la R di rifiuto su uno dei tre camion) quindi una logistica opposta a quanto narrato ieri. Emergono diverse osservazione in merito:
1 – la rete stradale lucana, come noto da decenni, basti vedere i TGR di 23 anni fa, ancora non è idonea al traffico massiccio di mezzi pesanti. Buona parte di questo traffico è per il trasporto rifiuti e viene svolto a ridosso di bacini idrici ad uso potabile, chiaro che dei comuni guard rails non bastano, serve altro;
2 – non sappiamo quali siano i ritmi di lavoro degli autisti, le loro condizioni di vita/lavoro, eppure negli ultimi non sono pochi gli incidenti e le morti tra loro;
3 – le forze dell’ordine/prefettura non hanno mai redatto un bollettino specifico che informasse l’opinione pubblica sulla tipologia di controlli e gli esiti, afferibili al traffico di mezzi pesanti adibiti al trasporto rifiuti;
4 – se non c’è stata fuoriuscita nell’evento di ieri a Montemurro allora perchè tre cisterne, con serbatoio suppletivi e sistema di aspirazione ancora sul campo?
5 – come sta l’autista? Colpo di sonno o altro?
6 – non pervenuta Arpab sul posto.
Calvello, Viggiano, Montemurro, Scanzano, Pisticci è lungo l’elenco degli incidenti dei camion cisterna dell’indotto petrolifero, elenco non esente da morti. Auspichiamo un tavolo immediato con le istituzioni. Sui reflui petroliferi si è creato un collo di bottiglia: se Eni non farà il Bluewater il traffico di camion aumenterà visto l’aumento di reflui dovuto all’esaurimento graduale del giacimento, dall’altro la zona ricca di acqua potabile non può prendere un ulteriore scarico industriale che andrebbe a diventare l’ipoteca finale sul Pertusillo. Hanno costruito il COVA nel posto sbagliato, hanno perseverato nell’errore ed ora la scelta scellerata che potrebbero imbastire potrebbe essere: o meno camion ma il Bluewater, oppure senza quest’ultimo torneremo ai ritmi di traffico di qualche anno fa, con oltre 300 cisterne al giorno? Loro vorranno difendere la produzione, che deve aumentare anche perchè il bonus gas qualcuno deve pagarlo e ad oggi parrebbe che numerosi camion di reflui vanno già fuori regione, percorrendo comunque sempre una viabilità scomoda. Come ne usciremo? Sicuramente avere la certezza di autisti riposati e lucidi potrebbe essere un punto di partenza ma in Basilicata non abbiamo diritto a sapere nulla neanche sulla filiera dei trasporti.











