Pochi giorni fa mi scrivono: “…la notizia dei fumetti per bambini dove bisogna colorare la testa del pozzo petrolifero è uscita sul FattoQuotidiano.it“. Premetto che leggo e seguo con stima, non cieca, il fattoquotidiano.it ma visto il pregresso adesso inizio a delineare un vero e proprio trend nel prendere dal territorio le notizie, senza restituire o riconoscere nulla, o meglio senza neanche effettuare un minimo di ricerca sui contenuti prima della pubblicazione.
Leggo una settimana fa circa, a firma Antonello Caporale, un pezzo avente ad oggetto la medesima fonte/notizia/documento da noi pubblicata 6 giorni prima, ed ovviamente contatto Caporale per fargli presente la cosa, ma lui ribatte compiaciuto senza replicare null’altro.
Antonio Padellaro alla Versiliana del 2015 disse ( video sopra ), portando le nostre inchieste sul palco, che eravamo un esempio di vero giornalismo, e poi contattato in privato per chiedergli uno spazio ( gratuito ) nella sezione blog del Fatto online per parlare della Basilicata, mi replicò scrivendo laconicamente:”grazie per quello che fate“.
L’anno scorso durante gli arresti di trivellopoli ( sulle cui intercettazioni ilFatto non ha mai organizzato ad oggi spettacoli teatrali come per altre intercettazioni – ndr ), scrivono a grandi titoli “l’inedito studio dell’ISS sulla Val d’Agri”, quando invece lo avevamo diffuso noi tre mesi prima su Basilicata24 e subito dopo in download gratuito su facebook nella nostra pagina. Contestualizzato il tutto e comunicato al giornale, la redazione del Fatto cambiò solo il titolo scrivendo “mai pubblicato” invece di inedito, ma continuando ad ignorare il lavoro e la paternità intellettuale altrui. E prima ancora la notizia sulla scelta del deposito nazionale delle scorie nucleari fatta senza il parere dei sismologi, da noi pubblicata il 3 luglio 2015 su Basilicata24 e ripreso ( sempre senza alcuna citazione o riferimento ) sul Fatto il 10 luglio. Il 29 settembre 2015 pubblichiamo un’inchiesta sui rapporti misti pubblico/privati relativamente a personale INGV e sulla società di consulenze AMRA, ed una parte di questa viene ripresa dal Fatto alcuni mesi dopo, senza citare ovviamente chi aveva pubblicato inizialmente le info riportate. L’unico che sul FattoQuotidiano.it ha parlato di noi in maniera pregevole e dettagliata è stato un altro blogger, esempio della lotta alle illegalità ambientali, Alessandro Marescotti – Presidente di Peacelink, eccezione che conferma la regola. I fatti sono questi, alcuni, e di quotidiano, o quasi, c’è solo la scorrettezza.