La Fondazione Ambientale Basilicata della Regione Basilicata ( la Farbas ) non risponde alle mail, non pubblica i dati che dovrebbe sul sito, ma organizza incontri “su misura” sui territori, e presto ci incentreremo solo su di essa, della quale però dobbiamo subito esaltare un evento, ossia quello tenutosi a Scanzano l’1 di giugno, relativamente allo stato della costa lucana. Che strano l’incontro organizzato nelle stesso giorno del tavolo della trasparenza sul nucleare, a pensar male si direbbe fatto appositamente per le pochissime associazioni che si occupano pubblicamente della bonifica dell’ITREC che stanno tutte di stanza tra Policoro e Scanzano, quindi costrette quel giorno a dividersi tra due tematiche importanti.

il generale e Marcello Pittella – fonte trmtv

Cosa mi ha colpito dell’incontro di Scanzano? L’insana vacuità ed approssimazione del generale dell’arma, Alfonso Di Palma che ha detto strafalcioni incommensurabili, per fortuna ripresi nel video di Bolognetti sotto allegato. Di Palma è arrivato in Basilicata da un anno e mezzo quindi tempo per informarsi ne ha avuto, però, forse si è informato tanto e male presso le sole ed uniche fonti regionali, che cita sempre, infatti Di Palma dice: “dobbiamo sfruttare questo patrimonio… l’archeologia,… la gastronomia, siamo regione di serie A nel turismo, nell’ambiente e nell’alimentare” ( mentre cita e saluta il Prof. Romano, docente Unibas, uno dei tanti che quando arriva Pittella in Unibas non si lamenta dei danni ambientali e pensa solo al suo orto, anzi “foresta” ). Poi arriva il passaggio sull’unica cosa decente fatta da Legambiente, la Goletta Verde, e Di Palma dice:”...l’anno scorso arriva goletta verde a dare un giudizio negativo, quando invece la FEE dava la bandiera blu a Policoro, … vi furono revoche di prenotazioni turistiche ” praticamente qui Di Palma nella sua abissale ignoranza dimostra non di essere un “carabiniere da barzelletta” come lui dirà spesso nel suo intervento, ma di essere lui una “barzelletta” triste e strumentale, perchè ripete a pappagallo la dialettica della politica locale, senza sapere che la bandiera blu di scientifico ed oggettivo sull’ambiente non ha nulla.

Prosegue Di Palma: “…io mandai a fare indagini, i marescialli non sapevano cosa fare, le coste sono balneabili al 100% stando ai dati Arpab, non possiamo fare rilievi immediati si lamentavano i marescialli …” ed allora il generale si è messo a raccogliere dati come ammette lui stesso, e come lo fa? Con i “tecnici del sistema”: Arpab ( personale ex ASM ) e docenti Unibas, tra i quali alcuni ovviamente vicini a mamma Regione. Chapeau al generale Di Palma ed al suo grande intuito investigativo: non azzecca una mazza sull’ambiente ma conosce già tutti i cognomi che contano in Regione!

La ciliegina sulla torta? Di Palma fa tutte queste gaffes per parlare del solo inquinamento da coliformi ( forse intendeva quello microbiologico che tra l’altro può non dipendere solo dalle fogne/depuratori ), ignorando per tutto l’intervento gli inquinanti altri: da quelli industriali-civili a quelli agricoli. Il generale definisce “ottimi dottori” due dipendenti del dipartimento salute, di cui una la Cauzillo, è per noi ufficialmente smarrita dal 2009 per l’aggiornamento del piano di sorveglianza sanitaria della Val D’Agri!!! Chiude alla grande Di Palma:”….uno dei mari più puliti e monitorati della Basilicata …” si riferisce al Metapontino e se lo dice lui, mi chiedo se il “disperso generale” non sappia che il Comune di Bernalda ancora non ha i soldi per caratterizzare il pezzo di spiaggia a Metaponto, presso il Basento, contaminato da metalli pesanti e con tracce anomale di radioisotopi naturali, stranamente simili a quelli presenti nelle acque di strato petrolifere, trattata a poche decine di chilometri da lì.

Carabinieri: cerimonia del cambio del comandante ‘Legione Basilicata’ fonte ANSA

Quindi Di Palma esalta le analisi dell’Arpab, senza saperle leggere, o senza vedere come vengano fatti i prelievi per la balneabilità, o come e quando vengono pubblicate le analisi ( a stagione finita ). Il generale precisa:”…occorre legare il cervello ( l’arpab e l’unibas – ndr ) al braccio violento ( i carabinieri – ndr )…” oddio se il cervello è questo spero che il braccio si ribelli ad esso, o al massimo auspico ad una paralisi di un braccio corrotto. Le affermazioni e le ironie di Di Palma sono aberranti per chi conosce i fatti, ma soprattutto la chiosa equivocabile fa pensare a forze investigative controllabili dalla mala politica locale? Ma Di Palma chiude in crescendo:”…spero che lo stesso modello ( del controllo costiero – ndr ) si applichi al Pertusilloil vostro mare non è inquinato…c’è una bassa densità abitativa…sono studi che stiamo facendo“. Di Palma usa il plurale, quindi si sente parte del personale regionale? Ma a Di Palma chi ce l’ha mandato? Qualcuno gli ha letto le intercettazioni della DDA di Potenza oppure è troppo impegnato dagli scambi di telefonate con Marcello Pittella? Generale pensi a risolvere il problema di centinaia di medici che di sera/notte, a caserme chiuse, offrono la continuità assistenziale senza indennità di rischio e senza un presidio di pubblica sicurezza pronti a difenderli, l’ambiente lo lasci a chi lo studia esente da conflitti d’interesse, e se davvero è un braccio si limiti ad eseguire perchè i ragionamenti a sfondo ambientale non sembrano il suo forte.

 

 

 

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.