Il 6 dicembre 2018, nonostante la grave situazione economica nella quale versa il Consorzio di Bonifica della Basilicata, l’amministratore pittelliano Giuseppe Musacchio ha conferito mediante affidamento diretto una consulenza da 14mila euro per realizzare l’ufficio comunicazione del consorzio. Chi è il fortunato vincitore di questa piccola lotteria di paese finanziata con soldi pubblici? Luca Pasquaretta di Forenza, ex mastino della comunicazione del sindaco Appendino di Torino, indagato sia per le consulenze allegre del Salone del Libro che per l’allestimento e le lacune organizzative relative alla tragica sera del 3 giugno 2017 in piazza San Carlo.

Ma come si è arrivati a questa nomina di un personaggio plurindagato per reati gravi che dovrebbe gestire la comunicazione ? La comunicazione tra l’altro di una realtà che non conosce e non ha mai vissuto ? Ma l’interrogativo più angosciante è il non vedere questi legami tra sistema e presunto anti-sistema: perchè un ente lottizzato dal PD dovrebbe chiamare un personaggio non di terzo piano del Movimento 5 Stelle ? Perchè lui e perchè ora ? Queste modalità, questa mancata separazione tra carriera personale e politica, lavoro ed opportunità politica rafforza il dubbio di tanti, diventato quasi certezza con le nomine nel Movimento 5 Stelle di ex consulenti di ENI o finti oppositori della stessa: che in vista delle regionali le larghe intese siano già una realtà? Il solito accordo per avere una finta opposizione e concreti vantaggi personali? Del resto tolti i comunicati stampa ed i post su facebook in Basilicata tutto sommato non sembra ci sia chissà quale agguerrita opposizione nè al PD, nè alle lobby figuriamoci alla criminalità ed alla corruzione. Perchè un pittelliano di Vaglio come Musacchio tra tanti giornalisti è andato a pescare in piena campagna elettorale un lucano trasferitosi da anni a Torino e con pendenze giudiziarie non proprio secondarie? Cos’ha il giornalista Pasquaretta che gli altri non hanno ? Come sono entrati in contatto? Il 5 Stelle lucano che tante volte ha sollevato i casi delle consulenze allegre di Musacchio non ha nulla da dire su questo affidamento anomalo, inopportuno e soprattutto inutile visto che il Consorzio non riesce ancora a pulire chilometri di canali in Basilicata e versa economicamente in uno stato cagionevole ma uno sforzo economico per l’ex-pitbull della Appendino era doveroso, anzi dovuto, ma a chi?