Il 24 novembre 2016 chiedo al Comune di Policoro i prospetti economici sulle consulenze fino al 2009, visto che sul sito comunale si fermano andando a ritroso nella pubblicazione, al 2011. La risposta mi arriva, all’indirizzo sbagliato, il 28 marzo ( nota allegata ), e per fortuna mi viene girata da fonte altra. Come al solito ignorando e violando i tempi previsti dalla legge in questi casi, il feedback sulla trasparenza e l’accesso agli atti nel Comune di Policoro è pessimo per tempi e modalità.
Questo articolo non vuole avere alcuna presunzione di completezza, anzi mette in discussione addirittura le fonti ufficiali utilizzate, anche perchè molti documenti mancano all’appello e quelli ottenuti non sempre sono chiari ed esaustivi. Il Comune di Policoro ancora non conosce il significato della parola “trasparenza” e gli atti oltre che trasmessi in grande ritardo sono ovviamente in un formato non completamente leggibile, ed anche quando completi in tutte le voci, queste ultime sono vaghe.
Nonostante la recente amministrazione abbia “arginato” il mercato delle vacche delle consulenze legali, il bilancio comunale si porta dietro, forse, debiti, dentro o fuori dallo stesso, tra spese legali di procedimenti aperti ed annessi eventuali esiti risarcitori in danno del Comune. Purtroppo visto che vera opposizione a Policoro non esiste e non è mai esistita, devono i cittadini ricostruire il tutto, perchè non un solo consigliere comunale ha mai interrogato o pubblicato atti ed informazioni delicate sulla vita citttadina, per esempio: sul capitolo consulenze legali ed incarichi esterni, o su Marinagri, o l’Itrec, o gli abusivismi nella pineta, o l’isola ecologica, o le fidejussioni ed oneri di urbanizzazione, o gli abusivismi nella rete idrica e fognaria, o lo sfacelo demaniale a mare con annessi sequestri, o la situazione depuratore, o l’abbandono di rifiuti fatto sistematicamente da anni nelle medesime aree ove tutti sanno ma nessuno denuncia perchè non si vuole perdere l’elettore o il rapporto di favore con il capo-bastone locale. Tutti sanno ma nessuna documenta, perchè così si perdono voti. Chissà perchè tutte le tematiche più scottanti non rientrano mai in alcuna interrogazione o richiesta d’accesso agli atti firmata dai consiglieri ed in seguito pubblicata.
Nel 2009 l’avv. Di Pierri, come da prospetto sotto allegato, prende dal Comune l’incarico più esoso di quell’annata: 61900 euro dei quali 40mila risulterebbero come parcella finale ma non ancora saldati ( anche se il pdf è poco chiaro ). Quell’anno l’avvocato, candidato sindaco oggi, ne prende altri 7 di incarichi, per un valore complessivo di 18mila euro, quasi completamente liquidati per un importo più basso rispetto a quello previsto. Nel 2010, 6 incarichi per il candidato sindaco per importi complessivi che non superano i 27 mila euro, erogati poi poco più di 19mila complessivamente ( sempre stando a questi resoconti non proprio cristallini ). Ma tra il 2009 ed il 2011 gli anni d’oro sono tali anche per altri avvocati come Cirigliano e Salerno ( errata corrige Diciancia e Carlomagno sono assistenti sociali e non avvocati come riportato precedentemente – ndr ). Nel 2013 Di Pierri ha un altro incarico da 24mila euro per il ricorso al Tar contro la Sjlca, pare non saldato, e solo 4 incarichi nel 2011 per 9000 euro circa.
Tempo permettendo nelle prossime settimane cercheremo se possibile, di approfondire questo quadro torbido ma alcune proposte e domande sorgono spontanee: è stato libero il mercato degli incarichi? Se no, con quali effetti sul bilancio pubblico e quindi la città? Vi sono o vi sono stati conflitti d’interesse ed incompatibilità sottaciute? Partendo da Di Pierri, in questi prospetti forniti dal Comune e volutamente poco chiari per sciatteria o altro, si evince come personalità diverse, dagli archeologi agli avvocati fino a personale probabilmente non laureato, abbiano preso in passato cifre degne di nota, la cui erogazione, nonchè motivazione della consulenza/incarico, dai prospetti non si evince chiaramente. Addirittura pare compaia tra gli incarichi esterni anche un dirigente dell’ASI di Matera, oltre che dipendente del Comune di Scanzano, l’Ing. Dichio.
Due ingegneri esterni (Saito e Laguardia) nel II semestre del 2015 hanno preso complessivamente 67 mila euro per consulenze sul contratto di quartiere-parco urbano e di questi, 36mila euro per le luci di piazza Heraclea. Nel primo semestre 2015 tocca invece alle consulenze dei geometri incassare oltre 120 mila euro, in aggiunta sempre agli ingegneri ( per esempio Ing. Pugliese, 38 mila euro di incarico, lo ritroviamo dopo anche nel progetto dell’isola ecologica del Sig. Fagnano ( a meno di omonimie ), ma anche un altro tecnico di questo progetto, l’Arch. Lapergola, a meno di omonimie, lo troviamo sia nelle commissioni che nei lavori comunali , in aggiunta dopo nominato anche in commissione regionale all’ambiente, sempre a meno di omonimie ).
Effettivamente dal 2012 c’è uno snellimento di costi e nomi, almeno di massima, però i nomi a volte si ripetono meno su base annuale ma maggiormente seguendo un trend più lungo, dal 2009 al 2015, periodo nel quale alcuni nomi sono quasi una costante. Di questi quanti candidati ad oggi?
Serve una riflessione pubblica, approfondita e documentata su quanto costino le deficienze dalla pianta organica comunale, di quanti incarichi siano indispensabili ( magari per usufruire di bandi e fondi intercettati realmente utili ) e di quanti invece meno, ossia se si segue la politica del cantiere abbandonato ma dei fondi usati, o del decoro urbano ma dei bandi persi. Quando è utile intercettare fondi? Quando servono alla città o alla politica? Si intercettano fondi per autoreferenzialità pur sapendo dell’intasamento e del sottodimensionamento degli uffici comunali? Oppure quando si poteva stabilizzare personale si è preferito non farlo per logiche clientelari? Chi e come ha programmato il carico di lavoro degli uffici comunali, a fronte delle deficienze note e dei reali interessi di una città che costruisce ma che si spopola? Meno volumetrie sul futuro accertate nel regolamento urbanistico, ma intanto le scelte passate terminano la loro cementificazione, addirittura, ma per coincidenza, su suoli ex agricoli di proprietà delle famiglie di alcuni amministratori.
Quanto sul futuro bilancio questi costi incidono ( al netto della mancanza di un prospetto completo per esempio sui risarcimenti e le sentenze a svantaggio del Comune )?
Di Pierri, che tra i consulenti è quello forse politicamente più attivo ed esposto da anni, se davvero ci tiene alla sua città che tanto gli ha dato, perchè non rinuncia alle migliaia di euro di compensi ancora non ricevuti per gli incarichi legali? Anzi a quanto ammontano i suoi crediti verso il Comune? E quelli di tutti gli altri nomi è giusto saldarli anche se inutili o infruttuosi? Perchè Di Pierri, Mascia, Leone, Colletta e tutti i loro candidati non affondano le mani in queste questioni? Esiste un consuntivo completo ed aggiornato, che parta anche da prima del 2009, su quanti incarichi ha dato il Comune, a chi, perchè e con quali risultati? Sono completi questi elenchi? Ci sono debiti fuori bilancio di altra natura?
In quante situazioni gli incarichi sono stati concentrati nei medesimi studi legali o tecnici? Ci sono stati casi in cui avvocati del medesimo studio erano “accusa e difesa” nel medesimo procedimento comunale? L’Avv. Di Pierri quante transazioni ha curato nel contratto di quartiere? Nel passato c’erano accordi tra Comune e privati nello stabilire assegnazioni ed importi degli incarichi legali? Perchè sarà stato pure un mercato delle vacche, ma il “gualano” chi era e con quali regole?
Da policorese mi vergogno dell’apatia, dell’omertà e dell’ignavia che il tessuto sociale locale mostra proprio durante la fase elettorale. Si sparla in maniera vaga, ma non si parla in maniera approfondita, la stampa poi, a parte pochissimi casi isolati, è addomesticata e pigra, zero editoriali coraggiosi o domande scomode, si celebra l’ovvio ed il futile. Qualcuno dirà che queste domande sul passato non servono, occorre guardare al futuro: diffidate di chi la trasparenza la promette ma non l’ha attuata fino in fondo, nè ha combattuto per affermarla.
Caro Giorgio, più che “un quadro torbido” mi sembra un verminaio…comunque da Policorese verace il quale tu sei, ricorda che c’è gente che ti segue regolarmente nelle tue dure e spesso solitarie battaglie !!! Mi meraviglio che un territorio del genere possa aver partorito un soggetto della tua levatura!!!
mamma mia, grazie. Me lo dice anche mia zia: ma tu da dove sei uscito??? 😉 grazie di tutto davvero, spero di esserne sempre all’altezza
…da un altro stagno!!! Conosco la realtà locale molto più di altri venditori di chiacchiere. Quando più persone pensano o dicono la stessa cosa, in fondo c’è qualche verità, riguardo all’altezza: le fondamenta sono solide, “Conoscenza, Dialettica, Concretezza Empatia”.
dimenticavo: sottolineare la differenza tra gratuiti patrocini e consulenze vere e proprie…