Vi alleghiamo la risposta del PD di Montemurro al nostro articolo. Oltre la querela, la diffida e le ingiurie adesso arriva l’affissione delle “tesi lacorazziane”:

è questo l’humus delle mafie, la delegittimazione della libera informazione con liti temerarie ed azioni legali intimidatorie, perpetrate per giunta da pubblici ufficiali con soldi pubblici. Ma noi di Cova Contro abbiamo un bagaglio di dati così carico su Montemurro che saremo felicissimi di condividerlo e sgravarcene al meglio nel luogo giusto, magari l’aula del tribunale. Questo è il PD in Val ‘Agri ed il fondo del barile è bello che superato.

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.