Onestamente siamo stufi di perdere tempo nel rettificare titoli scritti da ignoti redattori a danno del nostro lavoro, gratuito a differenza del loro presunto mestiere. Oggi la Gazzetta del Mezzogiorno ha liquidato una bella intervista di Pino Perciante con un titolo assolutamente antitetico rispetto al contenuto dell’intervista: mentre noi sottolineavamo l’eutrofia del Pertusillo, e quindi l’inquinamento e gli squilibri ambientali dell’invaso, nonchè il pregiudizio alla potabilità di acque eutrofizzate, un ignoto redattore ( che abbiamo provato a ricercare infruttuosamente ) titolava: ” E anche gli ambientalisti alla fine concordano “. NULLA DI PIU’ FALSO.
Noi non siamo ambientalisti, ma volontari, la “fine” di questa storia è ancora lontana ed indefinita, e non concordiamo con nessuno, se non con altre associazioni e cittadini, con i quali concordiamo:
- sulla non libertà della Gazzetta del Mezzogiorno ( infatti il titolo sul nostro lavoro è stato fatto a Bari quindi vicino all’influenza di Acquedotto Pugliese e del locale establishment PD, infatti il titolo appioppato a noi è identico nel significato alle parole del dirigente di AQP );
- semmai concordiamo da sempre sulla bassissima trasparenza ambientale di Acquedotto Pugliese, della credibilità delle sue analisi, e delle modalità di pubblicazione;
- non condividiamo il sistema degli incontri a porte chiuse, ove tra Regioni, Arpab ed AQP non c’era neanche un solo esperto di fioriture algali e quindi di impatti sanitari delle stesse;
- sulla pochezza “investigativa” di alcuni giornalisti della Gazzetta, che farebbero meglio a studiare prima di scrivere, e magari a comprendere come proprio l’inquinamento, possa portare a squilibri biologici come l’eutrofizzazione con annesse fioriture o prolifereazione di determinati batteri;
Come per l’energia, anche l’informazione in Basilicata alla fine è guidata da fuori-regione, e per questo motivo noi di Cova Contro – Puntoebasta, da oggi negheremo il dialogo ai giornalisti lucani e pugliesi della Gazzetta quando saremo da loro contatti ( infatti sono loro che cercano noi – ndr ), visto che i titoli e la percezione delle notizie sono fuori da ogni deontologico rendiconto e riscontro. Troppi sgambetti, troppe incomprensioni, troppi titoli indigesti come accadde l’anno scorso per le diossine negli alimenti a Bucaletto, sempre dalle colonne della Gazzetta: se vogliono usino pure i nostri contenuti ma se strumentalizzati allora risponderemo sempre pesantemente punto per punto, anche se questo per noi sarà una perdita di tempo
Cogliamo questa occasione per ribadire pubblicamente alla Gazzetta la richiesta di pubblicare quanti soldi la EDISUD spa, proprietaria della testata, ha preso da: Eni, Total, Regioni Puglia e Basilicata ed Acquedotto Pugliese, nell’ultimo quinquennio, perchè “gli ambientalisti”, dimenticavamo, concordano anche su questo dubbio.
I nostri contenuti non posso essere manipolati da presunti giornalisti palesemente vicini al potere, e chi lo fa ne uscirà sempre smascherato – speriamo che anche questo comunicato venga pubblicato sulla Gazzetta con l’ennesimo titolo fuorviante o denigratorio.