Appare come il normale polistirolo ma si chiama in gergo EPS, polistirene espanso. Si usa massicciamente per i rivestimenti esterni degli edifici ad alto risparmio energetico ma la IARC ha inserito il polistirene nella categoria 2A, ossia probabile cancerogeno e sicuro genotossico. Il polistirene espanso EPS, materiale probabile cancerogeno, genotossico,
ad elevato impatto ambientale sia in fase produttiva che in fase di smaltimento negli Stati Uniti subisce divieti vincolanti nell’utilizzo edile dal 2014. Purtroppo ad uso alimentare non gode ancora di specifiche restrizioni ed analisi del rischio.

Abbiamo chiesto come onlus Cova Contro ad un paio di operatori attivi nel settore sia dell’edilizia eco-compatibile che del confezionamento alimentare, cosa ne pensassero di questa classificazione IARC e se vi fossero studi tossicologici specifici avviati su impulso dei risultati di quest’ultima, o quali siano state le precauzioni prese dopo il parere della IARC ma ufficialmente non abbiamo ricevuto risposta da nessuno di loro, se non una generica rassicurazione costi-benefici sull’utilizzo del polistirene unitamente a presunte, ma non verificabili, pressioni lobbistiche che secondo un noto operatore altoatesino della edilizia green, sarebbero volte a penalizzare materiali europei a favore di materiali americani. La certezza è che nell’economia reale lo styrene continua ad essere usato sia in ambito alimentare che edile e quindi i pareri della IARC a cosa servono se vengono ignorati?