Predica la pace, l’amore e la calma Jovanotti. Usa i social come se fosse un santone, con la pancia piena di milioni di euro si presenta come un’asceta figlio dei fiori e dove va porta caos, divisioni ed impatti ambientali gratuiti ed a volte pesanti oltre che ingiustificati, fa l’alternativo ma è solo uno speculatore.

L’ambientalista Jovanotti nel 2013 per il backup tour aveva come sponsor e canale di prevendita ENI, adesso per l’estate 2019 c’è E-On al suo fianco per un’energia sostenibile peccato che il prefetto di Vasto invece poche settimane fa abbia reputato l’evento di Lorenzo Cherubini non sostenibile in termini di pubblica sicurezza, oppure si può giudicare sostenibile lo sbancamento fatto a Roccella Jonica, oppure portare tutto quell’inquinamento acustico e luminoso anche sulle dolomiti a 2275 metri di altezza il prossimo 24 agosto a Plan de Corones?

lo spianamento per il JovaBeach Party a Roccella Jonica – fonte Antonio Nicoletti

Personaggi come Jovanotti sono pericolosi falsi Messiah: attirano i giovani con la poesia e la musica ma in realtà l’anima nascosta è solo commerciale, pura speculazione ai danni di interi habitat che vengono sconvolti non per colpa di calamità naturali od emergenze nazionali ma per dei futili concerti ove l’artista si becca circa 60 euro di biglietti a cranio…paghiamo per farci devastare quei pochi habitat che ancora dovremmo conservare nel silenzio e nell’isolamento? Rispettare l’ambiente non vuol dire minimizzare gli impatti, vuol dire evitarli a priori, lasciare parti di territorio il più inviolate ed il meno frequentate possibile e non militarizzare centinaia di ettari per un concerto che usa risorse e mezzi che in Basilicata non sono mai stati messi in campo neanche per le prove di evacuazione del COVA di Viggiano o dell’Itrec di Trisaia. A cosa serve alimentare il palco con bici elettriche se a tutto il movimento terra, l’inquinamento acustico, il traffico di decine di migliaia di persone si somma pure il collaudo del 5G?

Strade asfaltate male e di tutta fretta con soldi pubblici per l’evento dai soliti noti, valutazioni di impatto ambientale scritte con i piedi da privati interessati alle sole ricadute economiche del concerto e disagi che vedremo solo dopo, perchè passato il santo e finita la festa conteremo i danni e gli omessi controlli. Marinagri di colpo apre al pubblico le strade che in realtà contro legge tiene precluse alla pubblica e libera fruizione, apre varchi nelle dune stando alle immagini pubblicate su Jonica Tv: praticamente il demanio marittimo e le aree protette sono diventate un cantiere e ci chiediamo dove sia la Capitaneria di Porto in questi casi, celere con i pesci piccoli ed assente con i grandi. Più che beach party sembra un bitch party, e spero che nessuno se la prenda su questa battuta perchè lo sfacelo per cui indignarsi è ben altro.

Sotto la carrellata di video raccolti da JonicaTv sul pre-concerto.



Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.