In questi giorni il “Sistema Basilicata” sta venendo fuori per quello che è: una cupola fatta di burattinai e vittime conniventi, ove politica, scienza ( locale ), tecnici (Arpab e non ), stampa cartacea ed addirittura testate online gestite da ex-dirigenti regionali, screditano o ignorano il grande servizio pubblico che Striscia la Notizia sta offrendo gratuitamente alla Basilicata ed ai lucani, senza dimenticare la Puglia.

fonte Vulturenews

Il primo giorno di interviste di Striscia dal Pertusillo vi fu per diverso tempo l’attenzione di un’auto ENI verso l’avvenimento, nonchè la presenza di strani individui nella folla raccolta attorno alla presenza di Striscia. Dopo il servizio è stato accompagnato da “anomale telefonate” da presunte “associazioni gay” che in maniera del tutto estemporanea screditavano la qualità delle informazioni raccolte sul campo da Striscia, oltre all’aggiunta “dell’ambientalista di regime“, ossia il segretario dei radicali lucani, che ha mandato numerose comunicazioni agli organi centrali di Mediaset per inibire la messa in onda del servizio screditandone il contenuto ( visto che lui non era stato intervistato ), uscendo anche in seguito sulla stampa locale con assurde ed autoreferenziali comunicati, e rischiando di mandare all’aria il lavoro di Striscia in Basilicata.

A ciò si aggiunge ad oggi il silenzio imbarazzante della stampa cartacea locale verso la presenza di Striscia, liquidata con qualche finestra, e lo strano attivismo “filo Pittella” di alcuni ambientalisti dell’ultima ora e di “blogger-giornalisti” locali, oltre alla solita abbondante prudenza di chi invoca la guerra in tempo di pace per poi sparire quando la guerra arriva.

Addirittura l’ufficio stampa della Regione Basilicata si è attivato per contro-registrare Striscia con un dispiegamento di uomini e mezzi che sarebbe stato meglio usare per monitorare i flussi di rifiuti sulle strade  lucane. Tra le tante bugie dette da Regione Basilicata ed Arpab, da sottolineare quella scritta da Pietrantuono in merito ai monitoraggi satellitari del Pertusillo, secondo lui conclusi con esito negativo ( non vi è traccia documentata di ciò che dice Pietrantuono – ndr ), noi invece abbiamo prove scritte, e non solo, che attestano il semplice abbandono del progetto e la mancata lettura proprio delle prime immagini satellitari raccolte, ma mai studiate. Quindi forza Striscia, e grazie.

 

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.