Continuiamo la nostra fotodenuncia su Policoro. Abbiamo scritto tanto in questi anni, e a differenza del Sindaco Leone, parliamo con le foto e con i video, non con annunci o finte bandiere:

Un breve e parziale elenco non incluso nella brochure inviata da Leone ai policoresi:

  • il mancato monitoraggio dello stato qualitativo delle acque di bonifica e dei relativi impatti su costa e balneazione;
  • si parla del mantenimento dei servizi presso l’Ospedale di Policoro ma nessuno ne vede l’ignobile stoccaggio temporaneo di alcuni rifiuti;
  • il centro di decontaminazione previsto in caso di incidente nucleare presso l’ITREC ed allestito presso l’ospedale è da anni inagibile e probabilmente non realmente operativo, tant’è vero che è dal 2015 che ci negano la visita ai locali;
  • il fiume Agri è una discarica a cielo aperto;
  • tra via Lido e via Monterosa l’abbandono e la combustione di rifiuti è prassi, sarebbe bello capire se e come sanzionata;
  • lo zuccherificio continua a parlare da solo ( annessi rifiuti abbandonati nei dintorni );

  • lo stato del lungomare con elettrodomestici ed arredi depositati su spazi pubblici, materiale edile e d’arredamento con lidi che murano la visione del mare anche d’inverno; e tanto altro che pubblicheremo prossimamente, incluso l’incontrollato utilizzo di fitofarmaci in aree abitate ed in periodi/orari o condizioni meteo inadatte. Leone quando parla d’ambiente dovrebbe sfogliare il dizionario, non dimenticarsi che è medico e magari da cittadino farsi un giro lungo la sua via di residenza, via Foggia, e capire quali impatti ambientali già ricadono o ricadranno vicino casa sua. Policoro è degradata ed i controlli/sanzioni sono sottodimensionati rispetti al contesto.

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.