Hanno guadagnato inquinando, portando i soldi all’estero, aggirando le pieghe delle norme ambientali, influenzando la politica e le candidature, finanziando politica e religione, feste patronali ed eventi sportivi o didattici, partecipando anche all’alternanza scuola – lavoro, corrompendo e nascondendo conflitti di interessi.
Eni dopo tutti i disastri combinati nel globo ovviamente non ha fatto mancare la sua manifesta solidarietà all’Italia ed alla Basilicata, sempre ostentando la beneficenza, dopo aver tolto l’aria, e precocemente la vita secondo la VIS, ai valligiani ed ai pisticcesi pensa di restituirla con i suoi ventilatori polmonari. Un’azienda di stato che ha sedi di controllate importanti all’estero, in Olanda, per pagare meno tasse, che non incontra le comunità locali, che non sa cosa sia il conflitto di interessi e la separazione di poteri e contesti, men che meno il pudore o la vergogna. Eni che ha affari diretti ed indiretti anche nei paradisi fiscali e con regimi non democratici, presente in quelle zone africane origine dei grandi flussi migratori…loro fanno beneficenza.
Total, accusata in Yemen di aver allestito un campo di prigionia, ha subito fatto beneficenza nella sua Francia mentre in Basilicata ha tirato la corda consapevole della miseria politica locale.
Il cementificio di Barile, che mai ha risposto ad una nostra mail sui suoi impatti ambientali, uno degli impianti AIA forse meno controllati in Basilicata, che ha donato soldi ed il detergente per le mani … un momento di profonda commozione, davvero toccante! Importano il pet coke americano, uno dei rifiuti chimici peggiori, che via mare sbarca a Taranto per poi essere bruciato nei nostri cementifici come combustibile secondario…un combustibile del quale non abbiamo mai letto neanche una sola analisi chimica. Ma sì, laviamocene le mani!
Bng – gruppo Iula. Grazie ad Andrea Spartaco è possibile allegare una delibera dell’ASM che altrimenti sarebbe scomparsa all’interno del capestro albo pretorio online dell’azienda sanitaria materana. Sotto allegata trovate la delibera 386 del 10 aprile con la quale la BNG spa del Gruppo Iula, regala per oltre 18mila euro, attrezzatura medicale per l’emergenza Covid 19. Che bel regalo da parte degli Iula, non c’è che dire grazie! Sarebbe altrettanto bello se ci regalassero la verità sulle loro attività, in passato oggetta di condanna, o meglio quelle del capo famiglia, dagli anni ’80 ad oggi. Sarebbe bello se ci dicessero che tipo di rifiuti radioattivi abbiano preso dalla Cemerad di Statte, oppure la sorgente contaminante che causa l’inquinamento della falde a ridosso della loro discarica Ecobas, oppure quanto abbiano fatturato in questi decenni lavorando con i peggiori inquinatori, Eni su tutte, oppure qualche opinione sull’utilizzo illecito dei pozzi minerari o di altri siti, oppure quali e quanti legami abbiano avuto con imprenditori e broker di fuori regione, oppure l’ammontare delle loro offerte a parrocchie o comitati feste, oppure tanto altro che non scrivo perchè calato in indagini ancora aperte…
Ci sta che gli inquinatori facciano beneficenza, vuoi per marketing vuoi per lavarsi la coscienza e comprarsi la benevolenza…il problema è di chi accetta da sempre e comunque senza porsi alcuna questione morale. Il Qatar non dà l’ospedale da campo a quegli stati ove si muore per strada per Covid 19, ma lo dà a noi…perchè? Perchè la beneficenza di queste aziende è pubblica? Ma non era onorevole farla in silenzio ed in privato oppure così diventa politica ed acquisto del consenso? Oltre alle fake news non dovremmo fermare la finta beneficenza pubblicitaria?
PS: cari lettori qualora veniste a conoscenza di altri “regali” da parte di aziende attive nell’indotto petrolifero o in ambito ambientale, Vi preghiamo di segnalarcelo a redazione@puntoebasta.org