I cattolici di Avvenire hanno creato un salotto riservato, ove unti del Signore ed amministratori di multinazionali condannate nel mondo ed anche in Basilicata, condividono la visione evangelica del Terzo Millennio. In questo trionfo di farisei e mercanti, i cattolici radical chic stanno molto attenti a non applicare il Vangelo, ed invece di includere gli ultimi, o le anime libere, includono i manager che negavano l’inquinamento del COVA di Viggiano.
Le principali associazioni che da decenni denunciano le malefatte delle compagnie petrolifere sono da sempre escluse da ogni evento cattolico, che sia organizzato dalla CEI, o dagli ordini monastici, o dalle curie vescovili. Siamo, da cattolici, profondamente delusi e spaesati, purtroppo il nostrano declino della fede è chiaramente giustificato da questi atteggiamenti elitari ed opportunistici, che nulla hanno a che vedere con la difesa del creato e la dottrina sociale, diciamo che l’enciclica Laudato Si si sta mostrando solo un esercizio retorico, quasi un cartellino timbrato per dire “noi eravamo sul pezzo”, infatti nessun vescovo ha battuto a tappeto il territorio per discutere pubblicamente l’enciclica ecologista del pontefice.
Il vescovo Orofino definisce Descalzi “potente” lo lusinga più volte quasi in maniera servile, saluta l’assessore Cupparo chiamandolo “Franco” infatti a tratti pensavamo che il vescovo fosse Cupparo, analoga oratoria e aplomb. Grande spazio ad Auxilium che dal senisese porta tutto tranne i problemi della diga più grande d’Europa, e guarda caso proprio il penultimo sindaco di Senise proveniva dall’Auxilium e negò la gravità delle nostre denuncia sulla qualità delle acque della diga. In prima fila a Matera seduti i protagonisti dellì’omertoso disastro Basilicata, ma invitiamo tutti a sentire Descalzi che fa catechismo, parla di Cristo, di fede, lui che negava l’entità della perdita di greggio del COVA, che nega il problema tumori, che nega il confronto a chi dati alla mano lo contesta. Parla lui di Africa, mica le vittime del delta nigeriano! In una regione normale Descalzi sarebbe stato pesantemente contestato invece, come 60 anni fa, chiesa e politica chiedono ancora ad ENI come sviluppare la Basilicata! Senza memoria, senza dignità, senza pudore come se tutti i problemi causati sino ad oggi fossero stati cancellati con un colpo di spugna. Ma i vescovi non erano uomini di cultura? A sentire Orofino sembra che il petrolio sia solo un vantaggio. Eni intanto da youtube ha tolto il video della messa natalizia del 2013, nel parcheggio del COVA, chissà perchè, ma noi lo abbiamo conservato e sotto lo trovate. Gheller, oggi tra i condannati di ENI, all’epoca davanti le telecamere si faceva il segno della croce, all’udienza invece non voleva farsi più riprendere. Ma Orofino le parole di Curcio le ha mai sentite? Del processo sa qualcosa oppure la sua vista è offuscata dal cane a sei zampe? In attesa di sapere quanto Eni abbia dato ai contesti cattolici lucani, noi dopo questo teatrino dell’orrore abbiamo deciso di rilanciare: che sia la Chiesa, casa comune, ad offrire ospitalità a Julian Assange, penso sia il minimo che si possa offrire ad un perseguitato della verità, la cui testimonianza mai sarà censurabile in nome di alcun credo. Simpatico lo sponsor della BCC di Alberobello: Banca Etica che ne pensa che una consociata si è prestata a siffatto evento? La informeremo noi in quanto soci. Calpestata la dignità di chi è morto a causa del petrolio, ma ancora di più vileggiato il dolore dei parenti e di chi è sopravvissuto, testimoni del sistema mafioso che serpeggia nel fossile.



Le altre bugie di Descalzi sulla Val d’Agri da un’ora e ventiquattro in poi: