L’Associazione Cova Contro non può esimersi dal palesare il proprio punto di vista su ciò che sta accadendo a Pisticci, e nonostante il nostro supporto all’amministrazione Verri ed i tempi assolutamente precoci per un bilancio politico, ci sentiamo altresì obbligati per onestà intellettuale ad esercitare un diritto di critica, costruttiva, ma oggettiva e puntuale.

- Non abbiamo mai compreso i motivi per cui Pisticci abbia congiuntamente a Policoro, criticato i dati raccolti da Goletta Verde la scorsa estate; dinanzi all’inquinamento palese di alcuni punti del litorale metapontino, continuare a negare gli impatti schierandosi al fianco di altri amministratori pittelliani a fasi alterne ed ambientalisti fai da te, ci è sembrata una nota stonata;
- non capiamo la fedele sovrapponibilità tra il deliberato su Tecnoparco del Comune di Craco e quello del Comune di Pisticci: sono pressocchè identici i deliberati: stessi limiti, omissioni, visione, e stesse contraddizioni nonostante i problemi ambientali conclamati li abbia Pisticci e non Craco; ma l’amministrazione pisticcese sa che la Craco Ricerche srl ( società partecipata del Comune di Craco ) è partner di Tecnoparco che ne detiene circa l’8% della proprietà?. Quindi i conti non ci tornano – perchè sono state ignorate ad oggi le nostre osservazioni ed i nostri ripetuti suggerimenti inviati anche al Comune di Pisticci nonostante la nostra esperienza acquisita sul campo dal nostro gruppo di lavoro (Associazione Cova Contro)? Siamo scomodi o impreparati? Come mai questo asse tra Craco e Pisticci? L’amministrazione pisticcese sa dei conflitti d’interesse rappresentati dalla Craco Ricerche srl in affari con Tecnoparco e con la ex-Agrobios?

- perchè nella delibera pur accennando al principio di precauzione non si accenna mai alla chiusura/sospensione delle attività di Tecnoparco ma ci si incentra soprattutto sulla partecipazione dei comuni nel consorzio industriale: ma ci si vuole occupare di economia o di ambiente, qual è la priorità vera per Pisticci? Perchè si minaccia la chiusura di Tecnoparco solo mezzo stampa e non la si esegue vista la premessa già nota al Comune di Pisticci?
- a fronte degli sforamenti per i solventi aromatici recentemente rilevati da Arpab ( e non pubblicati dal Comune di Pisticci al momento della notifica) e già contestati da Somma, il quale inizia a sbandierare l’accreditamento delle analisi di Tecnoparco a fronte del non-accreditamento di quelli Arpab ( prima o poi sarebbe successo e noi lo denunciamo da anni ) – l’amministrazione di Pisticci da quale parte si schiererà nel momento in cui la consorte di un parlamentare grillino lucano vicino all’amministrazione Verri si troverà sul fronte opposto a quello degli interessi pubblici? Vogliamo offrire a Di Trani un goal a porta vuota?
- perchè l’amministrazione di Pisticci non applica a Tecnoparco la stessa ordinanza emessa per la discarica di la Recisa?
- perchè nessuno a Pisticci ha speso una parola per deprecare la vergognosa strumentalizzazione dei disabili che tramite l’Aias di Melfi si sono recati sulla Pista Mattei per sponsorizzare il turismo religioso: ma l’amministrazione di Pisticci per i rifiuti industriali ed i bidoni interrati sotto l’area della Pista Mattei cosa vuole fare? Secondo loro si può fare un’aviosuperificie affianco ad un SIN ed affianco a tecnoparco: è salubre per i fruitori? L’Aias di Melfi sapeva in che tipo di area portava i suoi ragazzi?
- perchè si parla prima di danno ambientale e sanitario e dopo si chiede da un lato il ritorno di Tecnoparco alla mission originaria e dopo lo smaltimento dei soli rifiuti materani/basentani: ma a Pisticci sanno che in Basilicata siamo esperti nel modificare non solo i CER ma anche i MUD dei rifiuti, quindi la residenza dei rifiuti medesimi e quindi anche rifiuti extra-regionali potrebbero comunque diventare materani nel giro di ore/giorni come documentato nelle inchieste di Andrea Spartaco?
- perchè non proporre di usare i lavoratori di Tecnoparco per le bonifiche del sin fino a quando l’impianto rimane in fermo? Anzi perchè l’amministrazione di Pisticci non coinvolge in un tavolo pubblico le associazioni e le persone che da quasi un decennio studiano la val Basento e dintorni? E perchè non si propone all’ANCI Basilicata di adottare totale trasparenza in materia e non si pubblicano i nomi degli amministratori locali che hanno parenti ed affini entro il primi grado coinvolti nel settore energetico-ambientale?
- abbiamo chiesto già da tempo di sospendere la bandiera verde a Marina di Pisticci, perchè coerenza vuole che prima di sponsorizzare un luogo per la sua salubrità bisogna analizzarlo per bene e speriamo si faccia.

Strana l’amministrazione di Pisticci: riceve da mesi, dalla nostra associazione: disponibilità, foto, informazioni, osservazioni, proposte, denunce ed in cambio riceviamo il silenzio da un lato e l’indifferenza dall’altro. Su Tecnoparco sono ben altre e tante le azioni da fare, e noi rinnoviamo la nostra disponibilità alla giunta Verri, giunta che abbiamo sostenuto da prima dell’insediamento, però su Tecnoparco come sulla Val Basento serve vera partecipazione e meritocrazia, perchè Pisticci è nevralgica per numerose questioni ed il Movimento 5 Stelle non può permettersi passi falsi quindi prima di parlare bisogna sgomberare il campo dai conflitti d’interesse e dopo spazio a chi i fenomeni li segue e li studia da anni. Il Comune di Pisticci ha tutti i mezzi per chiedere la revoca/sospensione dell’aia di Tecnoparco e ordinarne il fermo impianti fino a quando tutte le prescrizioni di legge non saranno rispettate: lo scrivono, lo sanno ma ancora non lo fanno.
Fino a quando l’Arpab non sarà in grado di vigilare su tutte le prescrizioni AIA, fino a quando l’AIA non sarà modificata a vantaggio delle comunità locali, fino a quando non saranno imparzialmente e dettagliatamente censiti tutti gli impatti ambientali e sanitari della zona, Tecnoparco deve fermare tutta l’attività e se la Regione non fosse d’accordo, un’amministrazione realmente “diversa” dal passato, dovrebbe prepararsi anche a mobilitazioni di massa e permamenti.
firmato – Associazione Cova Contro
