Nel 2015 a nostre spese svolgemmo un’analisi spot su un pozzo artesiano in via Silvio Pellico, nei pressi del pozzo gas Policoro 001. I risultati parziali, tali perchè non avevamo fondi per fare analisi complete essendo agli albori il nostro progetto di raccolta fondi, denotarono comunque un livello di manganese ( non magnesio ndr ) superiore oltre 40 volte la soglia di legge per le acque sotterranee. Informammo prontamente l’amministrazione Leone, nonostante il tutto fosse già stata pubblicato mezzo stampa, allegando a differenza dell’articolo originale, anche le coordinate del prelievo. Il risultato quale fu?

Il nostro avviso cadde nel vuoto, o meglio informata la gente la quale reagì per i canali legali, d’altro canto il Comune di Policoro, all’epoca amministrazione Leone, non solo ignorò l’allarme ma non avviò neanche una verifica interna volta per lo meno a girare la nostra segnalazione all’Arpab infatti non venne convocata alcuna conferenza di servizi sulla questione; intanto si pensava a come spendere i soldi delle compensazioni ambientali dell’ITREC, fondi che non prevedevano neanche il monitoraggio di falda nella zona nonostante le proposte in merito fossero stato avanzate almeno da due associazioni. Grazie all’impegno continuato dai privati cittadini e dell’Avv. Giovanna Bellizzi – Mediterraneo No Triv, è stato possibile a spese del privato estendere l’indagine e ripeterla a distanza di quasi tre anni, ed i valori dell’inquinamento sono cambiati, ma in peggio! Nuove inquinanti rilevati e nuovi sforamenti ed oggi al 2018 ci troviamo con l’amministrazione Mascia che in perfetta continuità con Leone ancora non ha impegnato i soldi delle compensazioni ambientali in seri monitoraggi, ma ha almeno emesso un’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua del pozzo in questione, avviando così le procedure di caratterizzazione e potenzialmente di bonifica. Adesso le associazioni potranno dire la loro in sede di conferenza, ma abbiamo perso tre anni, ammesso che la contaminazione non sia più antica, ed ora urge monitorare falde profonde e superficiali attorno a tutta l’area pozzo Policoro 001, tenendo conto che alcuni inquinanti ritrovati come il mercurio, possono in parte volatilizzarsi. Rinnoviamo l’appello all’amministrazione Mascia ad uno screening completo della zona, che includa anche lo studio della subsidenza, e con poche migliaia di euro si potrebbe da subito svolgere un’analisi chimica completa almeno delle falde superficiali della zona e con una parte delle compensazioni studiare la subsidenza, se presente, in tutte le aree pozzi policoresi.