Mi è giunta documentazione circa una strana coincidenza. Sembrerebbe dalla visura catastale 2018, sotto in foto, che nei terreni della Sig. Marisa Lotrionte, che sarebbe madre dell’onorevole Mirella Liuzzi (parentela che in chiaro non appare sui social), ricadrebbero degli aerogeneratori di proprietà di una società lombarda, la C&C Lucania srl, con sede a Milano.
Ho chiesto via mail e via social all’onorevole Liuzzi, sottosegretario MISE, se questo dato fosse vero, alla luce del punto di vista sull’eolico selvaggio adottato in Basilicata dal 5 stelle. Il parco in questione ricade nel bosco/monte Verrutoli, tra Tricarico, Irsina e Grassano, ed appare da subito, per chi è dotato di idonea sensibilità, l’ennesimo scempio paesaggistico circondato da altri scempi. Un’aggressione al territorio spacciata a suo tempo come grande investimento sostenibile ed internazionale mediante un project financing da oltre 60 milioni di euro. A questo punto, viste le non risposte private della Liuzzi, lo chiedo pubblicamente.
Dalla visura camerale della C&C emerge che al 2019 ci sarebbe una perdita di oltre 3 meuro con ricavi comunque a più di 5meuro. Tra i soci e nell’elenco trasferimento quote ricadono nomi pesanti: Banco di Bilbao, società canadesi, spagnole e francesi, Siemens bank e Credit Agricole, capitale versato 100mila euro ma la scatola dei soci e delle quote sembra un labirinto infatti tra i detentori del parco eolico compare anche la Cubico Investments che a sua volta detiene la Tricarico Holding srl, con sede a Milano nonostante il nome lucano. La Cubico Investments ha sede a Londra ma investe nelle rinnovabili lucane, insieme alla 35 Moront Corp, con sede a Toronto, che detiene lo 0,01% della Tricarico Holding. Siamo sicuri che tutta questa finanza estera, difficilmente analizzabile, sia sostenibile nel vero senso della parola? Come ha fatto questo fazzoletto di terra lucana ad entrare nel mirino di investitori esteri d’oltreoceano ed oltre Manica? Tutte queste scatole societarie favoriscono la trasparenza e la moralità dell’investimento?
Chiedo al Sottosegretario Liuzzi di confutare o precisare quanto scritto in questo articolo:
- parenti o affini dell’On.Liuzzi detengono terreni ove sorgono impianti eolici? Se sì, con quale tipo di vantaggio economico?
- come giudica l’On. Liuzzi la collocazione di un megaimpianto come quello di Verrutoli alla luce degli impatti paesaggistici evidenti e forse ingiustificati alla luce del surplus di produzione energetica lucana da rinnovabili?
- come valuta l’eterogenea composizione internazionale delle varie società detentrici o ex detentrici del parco eolico sorgente in contrada Verrutoli?
- è opportuno che eventuali interessi familiari vengano condivisi pubblicamente soprattutto da parte di chi si è candidato a difesa del territorio? Il ruolo di governo della Liuzzi non imporrebbe forse maggiore trasparenza sugli interessi di famiglia qualora venissero confermati?
- questo parco quante osservazioni ha ricevuto in fase di valutazione ambientale?
- l’area per la costruzione del parco come è stata individuata dagli investitori? I terreni eventualmente di proprietà della sig.ra Lotrionte sono stati coinvolti nel progetto eolico prima o dopo la nomina parlamentare della figlia?
Purtroppo i limiti della visura camerale sono evidenti, e non possiamo prendere informazioni fiscali approfondite da Telemaco per le seguenti società coinvolte nel parco eolico di Tricarico:
– ING BANK N.V. – MILAN BRANCH, sede Paesi bassi
– 35 MORONT CORP. Canada
– Inversiones group capital SAU – Grupo Santander-Spagna
– Cubico investments, Londra.
Qualche nazione di troppo in odore di dumping fiscale in questo elenco, del resto di paradisiaco in questo tipo di eolico non c’è nulla, se non il solito labirinto di nazioni estere che schermano l’accesso ai dati societari. Aspetto fiducioso una risposta dal Sottosegretario Liuzzi.





