Il modello mafioso dell’Alto Bradano è il vero IGP altro che i prodotti agroalimentari sponsorizzati dall’Assessore Braia due mesi fa.

L’omertà che si tocca nei Comuni dell’Alto Bradano e del Vulture-Melfese meriterebbe lunghe inchieste ma per ora non possiamo che essere sintetici perchè abbiamo pochi ma interessanti dati. Un territorio vasto, posto tra Campania e Puglia, già finito agli atti per eco-reati, era solo questione di tempo che guadagnasse la ribalta delle cronache nazionali ( nel link i video degli interramenti ), dopo che già nel 2013 Basilicata24.it in un articolo denunciò uno strano incontro consumatosi a Palazzo San Gervasio ove imprenditori non lucani proponevano agli agricoltori presenti il tariffario per lo stoccaggio dei fanghi-rifiuto nei terreni agricoli offrendo loro, a chiusura dell’incontro, anche il buffet.

Alcuni abitanti dell’area ci contattano oltre sei mesi fa per dirci: ” c’è uno stano movimento di camion in zona, molti verso il mattonificio di Genzano, parlano di rifiuti speciali provenienti dal nord, anche gli autisti dicono che sono fanghi di cartiera… “. Decidiamo di fare una ricognizione nel luglio scorso e scopriamo un’azienda nascosta tra colline e campi di grano che emette quasi ogni giorno e ad ogni ora fumi continui e quando arriviamo noi avvertiamo un odore simile a quello di Pisticci Scalo.

mattonificio Genzano - luglio 2016
mattonificio Genzano – luglio 2016

Ci promettiamo di occuparcene dettagliatamente, visti i campi di grano presenti nell’area ma per fortuna dopo due mesi dalla nostra ricognizione arriva la notizia delle indagini della Procura di Firenze su un traffico illecito di rifiuti speciali ( fanghi industriali e di depurazione ) tra Veneto, Toscana e Basilicata, e proprio in quest’ultima vengono svolte delle perquisizioni in almeno due aziende, di cui una è proprio il mattonificio di Genzano che lavora per la Scianatico Ila Laterizi. Si parla di Casalesi e cosca Belforte.

DSC00337

Qualcuno ci mandò anche le foto dei rimorchi che perdevano liquami lungo la via, altri ci dissero di attenzionare la discarica di Genzano ( i cui dati sui piezometri non sono pubblicati nè sul sito del Comune di Genzanosu quello Arpab ) altri invece parlano di interramenti durante il cantiere di costruzione della diga di Genzano, nella quale abbiamo fatto una breve ricognizione con esito radiometrico negativo.

DSC00332
ricognizione con rilevatore di radioattività nella diga di Genzano – luglio 2016. Nessuna anomalia ma sicuramente ancora tanto da indagare

Dopo tutte queste comunicazioni decidemmo di rompere il ghiaccio organizzando a luglio sia una ricognizione a Genzano, che  un convegno sul registro dei tumori lucano, convegno nel quale il Sindaco Cancellara detto Rocco, docente tra l’altro, si innervosì presto nella sua incapacità di reggere il confronto, parlò molto più degli altri senza dare dati e certezze ma per sparare una bufala dietro l’altra, condita con tanti luoghi comuni ed arrampicate sugli specchi, insomma come un alunno impreparato interrogato a sorpresa. Nei tre video disponibili sul nostro canale di Youtube potete ascoltare le sue parole, a fronte delle denunce avanzata dai cittadini presenti e da noi, ma liquidate con le frasi: ” non è compito nostro;  non si pone così la questione; fate disinformazione ed allarmismo; sono suggestioni; i controlli sono stati fatti ed altri li faremo ” etc…insomma tutto al suo posto secondo il Prof. Sindaco Rocco Cancellara.

Questo è solo l’ennesimo esempio di come l’omertà col tempo diventi regola, regola che rende mediocre tutto il tessuto territoriale, dal paesaggio alle persone e solo la libertà di pensiero e parola rimane l’unico antidoto contro questo subdolo, lento ma letale veleno. Dopo il nostro scomodo ma partecipato convegno il PD si mosse per distogliere l’attenzione ed organizzò a Genzano diversi eventi tra i quali uno sulla promozione dell’agroalimentare d’eccellenza senza aver mai analizzato chimicamente “l’eccellenza”. Come Cova Contro abbiamo mandato ad enti ed autorità ma anche alla Scianatico ILA Laterizi le dovute segnalazioni e proposte per capire per esempio l’eventuale pericolo rappresentato da “mattoni tossici”. Ai genzanesi, e non solo a loro, chiediamo di non aver paura e di non chinare la testa perchè la vita come la dignità sono uniche ed i nostri figli hanno bisogni di ben altri modelli, diversi da quelli del Prof. Cancellara, Sindaco di Genzano.

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.