Un “punto vendita di rifiuti”, animali esotici al pascolo, rifiuti speciali puntualmente abbandonati e le istituzioni dove sono?

Queste immagini sono tutte risalenti al periodo luglio e novembre c.a., è una sorte di mostra estemporanea che come per la prima parte ha un filo conduttore: il concetto di sicurezza a Policoro, concetto declinato in più aspetti, in base agli eventi ripresi e non alla sensibilità delle persone, perchè proprio la sensibilità e l’oggettività sono tra gli aspetti più marginali della vicenda. Durante l’ultimo spettacolo circense, nei terreni attigui a viale Salerno pascolava un elefante, senza recinzioni o altre sistemi di contenimento, l’animale veniva avvicinato da chiunque a distanza di presunta sicurezza

Durante i lavori al lotto B6, riprendiamo un operatore edile lavare la sua betoniera affianco al liceo, abbandonando le acque di lavaggio sul terreno con la promessa che riconosciuto l’errore, non l’avrebbe più fatto

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Spaccato di via Resia: alberi piantati da un anno, già seccati, e buche nell’asfalto che nonostante la segnalazione alla polizia municipale, rimangono prive di segnalazione di pericolo

 

reperti archeologici del lotto B6 abbandonati alle intemperie, e non solo, per diversi mesi

reperti archeologici in cantiere
reperti archeologici in cantiere

e non dimentichiamo i depositi di rifiuti speciali ammassati a pochi metri dal fiume Sinni con tanto di passatoia nel fiume, nei pressi della Ferrostrade

 

Mentre in via Monte Bianco ogni settimana nasce spontaneamente un mercatino dell’usato con rifiuti di ogni tipo, sotto l’occhio di cittadini attenti che denunciano e segnalano a presunti consiglieri di opposizione e non, che per non perdere voti non riescono neanche a fare un’interrogazione o un comunicato sulla vicenda: è vero il rifiuto è prezioso, ma il voto lo è di più

 

Di Giorgio Santoriello

Laureato in Lettere, attivista amante della Basilicata ma poco dei lucani.