Siamo stufi di ricevere sms e telefonate da esponenti Sogin che da oltre due anni ci rassicurano a parole il loro impegno verso la trasparenza, ma il risultato rimane lo stesso: informazioni ambientali non divulgate, zero partecipazione ai processi decisionali, totale autocontrollo del controllato ed istituzioni locali che patteggiano più per Sogin che per i cittadini, del resto i nostri sindaci sono interessati ai soldi delle compensazioni ambientali e ad eventuali posti di lavori connessi ai lavori Sogin, quindi salute ed ambiente possono sempre aspettare. Solito modo di fare quello di Sogin, parlare, incassare gli attacchi e non rilasciare mai una risposta scritta.
Senza alcun invito formale scritto veniamo a sapere via sms dalla Dott.sa Celata di Sogin che domani ci sarebbe in Regione un fantomatico tavolo della trasparenza, guarda caso pochi giorni prima del consiglio comunale aperto di Policoro ?! Quale fretta, perchè di colpo tutta questa abbondanza, e perchè non pubblicizzare debitamente l’evento in Regione al quale ovviamente non andremo? Ovviamente noi partecipiamo solo a ciò che è pubblico e debitamente pubblicizzato, con l’obbligo della video-registrazione. Intanto ancora non si sa esattamente cosa, come e quando ha causato la contaminazione di falda nell’area Itrec – Trisaia, sono passati oltre due anni dall’auto denuncia di contaminazione ed ancora parliamo di “fase di studio”?! Speriamo che anche la Procura di Matera grazie al nuovo procuratore Argentino sia anch’essa in fase di studio per avanzare le dovute e palesi ipotesi di reato. La gestione del nucleare lucano è stata mafiosa ed è ancora tale a distanza di decenni, purtroppo anche con la complicità delle comunità locali che con la loro apatia verso la tematica lasciano il campo ai grandi colpevoli.