Se avessimo ricevuto un centesimo per ogni minaccia di denuncia per procurato allarme a quest’ora Cova Contro si sarebbe costruita il suo laboratorio d’analisi, invece sugli allarmi infondati lanciati da altri non vola una mosca.

Pochi giorni fa è stato lanciato in Basilicata, per esempio anche per il Comune di Policoro, l’allerta meteo di colore rosso, vale a dire massimo rischio ambientale e sociale, con pericolo di allagamenti, alluvioni, smottamenti, mareggiate etc, quindi massima allerta per eventuali ed ingenti danni al territorio e potenzialmente anche alla popolazione. L’allerta regionale si riferiva al 5 e 6 di Novembre, ma col senno di poi la pioggia, neanche quella abbondante, a Policoro non l’ha vista nessuno, anzi JonicaTV rifacendosi a 3BMeteo riportava per il giorno 6, la bellezza di 7 millimetri di pioggia!
Meno male che questi “procurati allarmi” non arrivano in alta stagione altrimenti quanti operatori turistici si sarebbero lamentati di questa “fake news” della Protezione Civile lucana e dei relativi danni economici e d’immagine? Almeno l’allerta meteo è servito per togliere dai telegiornali un pò di spazio all’avvio delle udienze per il Petrolgate lucano, ove rientra guarda caso anche il Dott. Viggiano ( direttore della Protezione Civile ) e l’azienda per la quale lavorava la di Lui moglie. Sul sito web della Protezione Civile lucana manca tutto: dall’organigramma ai cv dei responsabili, dai rendiconti e retribuzioni fino ad un contatto mail o pec. Insomma dove va il mitico Donato Viggiano manca sempre la trasparenza, come 4 anni fa quando era venuto alla luce grazie all’articolo sotto allegato di Leo Amato, che il Viggiano aveva nascosto alla pubblica opinione ed agli uffici regionali che la di Lui moglie lavorava proprio nella Med.Ing. srl, società ingegneristica operante nell’indotto petrolifero, e finita al centro delle indagini della procura, il tutto mentre il Viggiano dirigeva il dipartimento ambiente regionale. Ma quanto è piccolo il mondo … o gli uomini che lo abitano? Tutti piccoli, tranne Donato, che come vedrete dal suo CV sotto allegato, così impegnato ad alternare incarichi dirigenziali da non aggiornare il suo CV da 7 anni, ed in questi anni Donato Viggiano è stato uno dei corresponsabili proprio delle omissioni del Dipartimento Ambiente regionale: memorabile nel 2013 la sua scena “quasi muta” dinanzi le rimostranze del medico policorese Gian Paolo Farina, il quale allo Stabile di Potenza chiedeva a lui lumi sulla presenza di bario ed idrocarburi nel Pertusillo per avere come risposta da Viggiano ciò in cui lui eccelle da sempre: la supercazzola.