Interessante il servizio di TV2000 sulla Materit, al netto dello sbugiardamento dell’ormai diffuso negazionismo professionale degli amministratori locali ( il vicesindaco di Ferrandina dice che i sacchi della Materit dovrebbero essere sani ma il drone del programma la smentisce in diretta ) serve una riflessione sincera e libera, nonchè competente.

Materit ed altre storie. Sull’amianto molti politici si espongono non perchè abbiano per forza decessi in famiglia da mesotelioma, ma semplicemente perchè il ciclo dell’amianto, tolti i rifiuti, è stramorto da decenni, non muove influenze politiche o finanziamenti ai partiti, non ha assunti nella sua produzione nè rappresenta un interesse strategico per i gruppi di potere, e quindi tutti ambientalisti su un business morto. E vedendo la situazione forse bisognerebbe chiedersi prima di tutto chi ha fatto la prima messa in sicurezza della Materit e come (se ne occupò nel 2008 con un ampio servizio dalle pagine de Il Quotidiano della Basilicata Andrea Spartaco), giusto per evitare che gli errori si ripetano. La Materit è un sito in cui sempre Andrea Spartaco ha riportato dalle pagine di Basilicata24 in varie occasioni la connessione a imprese connesse a clan della Camorra ( sulla gestione rifiuti), e ad inchieste vere fatte sui traffici illeciti connessi. Perchè il vicesindaco di Ferrandina parla a TV2000 di possibili impatti sulla catena alimentare relativamente alla Materit e non parla degli impatti già documentati da idrocarburi e mercurio sugli alimenti prodotti a Ferrandina o sulla flora locale? Ma il vicesindaco di Ferrandina, oltre alla Materit che forse rappresenta il 10% dei problemi ambientali comunali, perchè non ha mai accolto una delle nostre richieste ( le pec inviate al comune di Ferrandina sono tutte prive di risposta e raffronto ) e per quale motivo non parla dell’anomala radioattività in località Venita, o degli impatti sul Basento delle industrie esistenti, o del TRAF di Tecnoparco, o dello scempio nel bosco di Ferrandina di Salandra ove le mucche pascolano a ridosso delle aree pozzi, o delle cave locali beccate con terreni anomali e contaminati, o delle aziende interessate dalla bonifica del SIN Val Basento per le quali non si è in grado neanche di risalire ai proprietari? Perchè Ferrandina tace sul rinnovo dell’aia di Tecnoparco? Perchè mai è stata accolta la nostra richiesta di partecipare alle conferenze di servizi sulle criticità ambientali locali? Cosa fa il comune ferrandinese per le decine di problemi da noi denunciati in questi anni, non ultima, la subsidenza attestata dal Politecnico di Torino per l’area Geogastock? Neanche una parola da parte della giunta ferrandinese sull’ultima inchiesta con dentro Tecnoparco e Syndial, che ha accertato lo sversamento di mille autobotti di rifiuti tossici nel Basento, proprio sotto Ferrandina.  Caro vicesindaco di Ferrandina il tuo ambientalismo ha le gambe corte esattamente come il curriculum da ambientalisti della vostra giunta, sostenuta anche da qualche “monnezzaro” locale. La vicenda Materit è delicata perchè proprio a Ferrandina c’è l’unica discarica direttamente interessata ed autorizzata allo smaltimento dell’amianto Materit, proprietà di un imprenditore vicino all’attuale amministrazione?

l’area industriale di Ferrandina – 2018

A poche decine di chilometri invece, il sindaco di Policoro ( e tutta la filiera di finti controllori ) vengono pesantemente smentiti non solo dalle nostre ultime analisi, ma anche dall’ISDE per mano del Dott. Agostino Di Ciaula che sottolinea la pericolosità nota e meno nota dei trialometani confermando tutti gli allerta dati dalle associazioni policoresi negli ultime mesi. Ambientalismo occasionale anche nel Metapontino ove anche l’ex-sindaco, il pediatra Rocco Leone, dimentica che durante il sopralluogo congiunto all’Itrec, anni or sono, minacciava querela nei nostri confronti perchè scrivevamo dei problemi dell’itrec durante la stagione agricolo-turistica!

il depuratore  terminale Traf a Macchia di Ferrandina – 2018

Chiunque è libero di cambiare idea o di accrescere la propria cultura e sensibilità ma deve farlo con coerenza, con un percorso chiaro e costante, e con atti concreti sul campo oltre che sulla stampa, sforzandosi di fare i nomi dei colpevoli, veri o presunti, perchè di finti paladini ambientalisti ne abbiamo tanti e la loro madre è pericolosamente feconda.

l’area della discarica Syndial a Ferrandina – 2018

Caro vicesindaco di Ferrandina, perchè fino ad oggi nulla è stato fatto di ciò che era stato promesso ed annunciato in questo convegno?

Di Redazione

Punto eBasta nasce nel marzo 2016 come sito indipendente di informazione ambientale in Lucania.