E’ da oltre un anno che su Pisticci ci chiedono di indagare sulle partecipazioni societarie dell’assessore all’ambiente del Comune di Pisticci. Mi chiedo perchè lo chiedano a noi diverse voci del posto ma nessuno di loro proceda autonomamente, del resto quanto è difficile fare una visura camerale? Ma tant’è, poichè del deus ex machina – Salvatore De Angelis ce ne siamo occupati per primi ed in solitaria, e prima o poi ci saremmo tornati, visto il CV di tutto rispetto dell’assessore grillino all’ambiente.

Ad oggi ancora nessuno ha risposto alle perplessità già lanciate nel lontano dicembre 2016, ma De Angelis si presenta non più nebbioso come tre anni fa, ma evidente cerniera tra il Sistema Basilicata ed il finto cambiamento. De Angelis già all’epoca della sua investitura grillina deteneva l’1,25% della Greenswitch di Ferrandina, start up innovativa italo canadese specializzata nelle fonti rinnovabili e nella produzione di oli vegetali sorta sul delicato sito della Mythen, già ex-IRS. Al 2016, l’1,25% delle quote dell’assessore valevano circa 220 euro, oggi invece valgono già 25mila euro. Bravo l’assessore tecnico, c’aveva visto lontano, ma ha dichiarato queste partecipazioni al Comune di Pisticci nel momento della nomina assessorile? Tuttavia De Angelis è solo un gancio locale per la società, importante sì dal punto di vista tecnico ma la fetta grande della torta è di proprietà dell’azienda canadese GREENDOME Holdings Inc. in aggiunta a pochi altri privati.

De Angelis, coincidenza, è stato perito nella stima della curatela fallimentare dell’impianto ex-Mythen, impianto dopo acquisito dalla Greenswitch di cui De Angelis è socio e parrebbe anche con funzione di direttore di stabilimento non sappiamo se passato o in carica. Perchè nel suo cv di assessore, la Greenswitch non compare? Perchè nelle autodichiarazioni di inconferibilità degli incarichi De Angelis non ha mai riportato le sue quote nella Greenswitch? Pesante il cv dell’assessore che ha lavorato per un decennio col gruppo Somma – Impes, poi con ENI e Chevron in Asia, oggi pure con Sogin in Trisaia, quasi sotto casa, ed intanto fa pure il socio nella Greenswitch, oltre che ex consulente del comune di Pisticci a ridosso del cambio di giunta Di Trani – Verri, e prima ancora era stato anche dipendente di un’altra azienda basentana chiacchierata per i suoi impatti ambientali, la Nylstar…e a questo punto chissà quant’altro manca nel suo cv del perfetto grillino di ventura. Si direbbe in Basilicata che per inanellare tutti questi incarichi dovresti essere “…ammanicato forte…” tradotto “essere in ottimi rapporti con la politica che conta” che non è sicuramente quella grillina. Bravo De Angelis, tempismo perfetto: assessore grillino quando serviva, socio del sito che ha liquidato quando conveniva, sempre al posto ed al momento giusto l’Ing. De Angelis! E’ opportuno che l’assessore De Angelis detenga quote della Greenswitch ( chimica verde ed oli vegetali ) di Ferrandina, filiale italiana di un gruppo canadese, Greensdome INC, che non ha nè un sito web, nè  informazioni pubbliche chiare sui dati importanti del suo bilancio e delle sue attività in Canada? Qual è la vera origine dei capitali canadesi nell’affare ferrandinese non si comprende, infatti dalla costosa visura canadese emerge poco della Greensdome, anzi quasi nulla, non sappiamo chi la detenga nel dettaglio e dove si guadagni da vivere e come, che attivi o debiti, o partecipazioni abbia. Siamo sicuri che gli oli vegetali o i rifiuti prodotti dall’impianto ferrandinese non rientrino poi a Pisticci? Scherzandoci un pò su, visto che nelle attività di produzione di corrente elettrica a Tecnoparco si usano motori ad oli vegetali il pensiero vola lì; oppure che qualcosa arrivi per lo smaltimento dei rifiuti eventualmente prodotti dalla Greenswitch stessa? Sarebbe il colmo! De Angelis tra tutti gli incarichi pubblici e privati, consulenze e non, partecipazioni etc ma non sarebbe incompatibile col suo incarico attuale od in conflitto d’interesse? Ha omesso la verità in atti pubblici evitando di citare il suo ruolo in Greenswitch nei modelli di insussistenza di incompatibilità per le cariche pubbliche? Si può usufruire di un sistema di porte girevoli tale che nel giro di pochissimi anni, mesi, lo stesso personaggio attraversi con diverse funzioni le sfere del pubblico e del privato su contesti territorialmente così sovrapponibili? Ma De Angelis è solo un tecnico o è politico? E’ un consulente o un supporter 5 stelle ( forse neanche iscritto al Movimento )? E’ un esperto di tecnologie petrolifere o del nucleare? E’ un libero imprenditore o è un tassello importante del Sistema Basilicata, tale da passare per osmosi dal Gruppo Somma – Impes alla Nylstar, da Eni a Chevron fino a Sogin in Trisaia, dal Kazakistan a Rotondella passando per un progetto canadese a Ferrandina? Forse su De Angelis più che un articolo c’è da scrivere un libro.

l’area industriale di Ferrandina – 2018

Approfondendo, nel 2016 la Greenswitch di Ferrandina aveva un capitale sociale di 17mila euro, perdite per 49mila euro ed 11 addetti. Si autodefiniva bioraffineria e può svolgere decine di lavorazioni industriali incluse quelle farmaceutiche, dalla distillazione della glicerina alla produzione di poliuretani e lavorazione di derivati petrolchimici come i polioli. Nella visura del 2016 compare tra i soci Greenswitch, Angela Russo, ex responsabile del laboratorio Mythen ed altri docenti universitari dell’ateneo barese. Al dicembre 2016, 11 dipendenti costavano in salari meno di 8 mila euro. Motore del progetto è Pasquale Tremamunno, imprenditore italo-canadese, proprietario della Greendome Holdings Inc., società canadese priva di un sito web. Tremamunno non compare tra i soci direttamente ma figura tra i consiglieri del cda. La Greenswitch di Ferrandina può da statuto eseguire numerose lavorazioni industriali, produrre prodotti chimici derivanti da fonti rinnovabili come gli oli vegetali, recuperare solventi organici, ma potenzialmente può lavorare anche con materie prime non rinnovabili. Nel 2018 il capitale sociale è passato a 2 milioni di euro e l’utile a 479mila. E’ vero che la Greenswitch si occupa di lavorazioni industriali da materie rinnovabili ma nel suo statuto c’è sempre l’avverbio “prevalentemente” infatti la start up può svolgere sperimentazione industriale anche conto terzi. Tra il 2017 ed il 2018 la partecipazione canadese alla Greenswitch supera il 94% e l’azienda dice di aver investito nella pulizia e nell’ammodernamento anche del loro impianto di trattamento acque, impianto del quale sul sito Arpab non esiste traccia, nè analisi degli scarichi. Grazie all’ultimo massiccio investimento canadese la Greenswitch ha potuto godere di 948mila euro di finanziamento regionale, soldi, quelli canadesi, dei quali non si comprende l’esatta origine, ad eccezione dell’indirizzo che ci porta a Vaughan, ridente città dell’Ontario.

Cosa ne pensa De Angelis non solo delle nostre accuse di omessa comunicazione in atto pubblico, ma anche delle gravissime accuse lanciate pochi mesi fa dall’ex consigliere della Greenswitch, Salvatore Pepe, imprenditore pugliese, che dal sito di Sassilive.it lanciò tante e gravissime accuse alla società, rea a detta di Pepe, di pesanti violazioni di legge che si sarebbero consumate nell’impianto e nella stessa amministrazione? Che fine ha fatto e dove è stato pubblicato il piano integrativo d’indagine ambientale che aveva chiesto il Ministero dell’Ambiente nel 2017 per il sito ex-Mythen oggi Greenswitch? Si sono fatti importanti investimenti pubblici su aree ancora contaminate? Per favorire chi? Sono stati raggiunti tutti i requisiti, anche occupazionali, per giustificare l’investimento pubblico? Anche la Mythen arrivò per la chimica verde ma l’eredità ambientale sua, oltre che della IRS – industrie resine speciali, antecedente ad essa, ancora ad oggi non è quantificata nel dettaglio ma solo con un sommario consuntivo racchiuso in una sigla – “SIN” della Val Basento, una delle aree più inquinate d’Italia secondo il Ministero dell’Ambiente ove è ricaduta e ricade la cosiddetta chimica verde… ma forse il colore è  solo fuorviante.