Tempo fa due donne lucane ci hanno chiesto di interessarci delle loro analisi ( sangue e capelli ) svolte dal Prof. Vincenzo Petrosino, oncologo campano, analisi delle quali non avevano più né notizie, nè risvolti chiari. Il progetto lanciato a suo tempo e presentato nel 2015 a Sant’Arcangelo, dall’associazione lucana “Punto Zero” e dal Sen. Pepe ( articolo allegato sotto ) verteva sulla ricerca degli inquinanti in un gruppo di volontari, ed il responsabile scientifico era il Prof. Petrosino.

Oltre un anno fa, durante un nostro incontro pubblico a Palazzo San Gervasio, una di queste volontarie/donatrici, pesantemente colpita da una neoplasia, ci diede le sue analisi, che sotto alleghiamo, analisi che all’epoca aveva in possesso senza avere però la cognizione di cosa con quelle analisi c’avrebbe dovuto fare. Insomma un foglio di carta con il logo della Federico II e nient’altro annesso.
Abbiamo contattato dopo l’oncologo Petrosino, il quale ci ha confermato per iscritto che i dati sarebbero stati trafugati dall’università e che pare il caso sia stato denunciato al rettore ed alla magistratura; fatto sta che se non avessimo chiesto aggiornamenti su questa strana vicenda, probabilmente i volontari, come l’opinione pubblica, sarebbero a quest’ora ancora senza risposte a due anni circa dalle analisi.
Anche noi scriveremo alle autorità competenti ed evitiamo per ora ulteriori commenti su una vicenda ancora torbida, e ci limitiamo ad allegarvi le analisi consegnateci. Sulle analisi rivolte alla ricerca di metalli pesanti e policlorobifenili in tessuti umani non ci pronunciamo, perchè non sappiamo in che maniera siano state svolte, nè con quale strumentazione o metodica. Tuttavia ci chiediamo perchè i volontari lucani non siano stati debitamente, tempestivamente e compiutamente informati dei fatti? Come mai a qualche volontario è giunto un presunto referto privo di firme ed indicazione della metodica d’analisi? La copia giunta nelle nostre mani è autentica, è completa o no? Cosa è successo attorno a queste analisi e chi è il responsabile della custodia di dati così sensibili? Come e da chi sono state pagate? Quando saranno pubblicate per intero con annesso referto o studio conclusivo?